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Ucciso perché aveva venduto le pistole del clan, 2 arresti nella camorra di Ponticelli

Ricostruito l’omicidio di Pasquale Palermo a Ponticelli: sarebbe stato ucciso per evitare che passasse al clan rivale, misura cautelare per i presunti killer.
A cura di Nico Falco
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Pasquale Palermo, ucciso in un agguato nel 2009, sarebbe stato ucciso dal clan Sarno per due motivi: per punizione, perché avrebbe venduto le armi del clan che gli erano state affidate, e per evitare che tradisse, passando al rivale clan De Luca Bossa o che diventasse collaboratore di giustizia. Ricostruzione degli inquirenti, che ha portato alla misura cautelare per i due presunti assassini, entrambi già detenuti: Vincenzo Cece, recluso ad Asti, e Domenico Amitrano, alias Mimì ‘a Puttana, recluso invece a Catanzaro.

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stata notificata nel pomeriggio del 7 febbraio della Squadra Mobile di Napoli; per le indagini, svolte con attività tecniche e che si sono avvalse delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Pasquale Palermo venne ucciso su decisione dei boss Sarno. L'uomo fu ammazzato il 6 febbraio 2009 in piazza Aprea, all'angolo con via Cupa San Pietro, a Ponticelli, Napoli Est. A quel tempo il clan Sarno era ancora attivo e in contrasto coi De Luca Bossa. Si trattò, secondo l'accusa, di una epurazione interna, decisa per punirlo della vendita arbitraria delle armi che aveva in custodia ma anche per evitare che collaborasse con la giustizia o che passasse dalla parte degli acerrimi nemici.

Anni dopo, succede anche questo nelle ingarbugliate e imprevedibili storie di camorra, sarebbe stato proprio Amitrano ad unirsi ai De Luca Bossa: alleanza mostrata anche sui social, dove ha pubblicato fotografie che lo ritraggono insieme a diversi esponenti del gruppo criminale, tra cui Umberto, figlio di Tonino ‘o Sicco, il capoclan che sta scontando l'ergastolo per l'autobomba in cui nel 1998 è morto Luigi Amitrano, cugino di Domenico, nipote ed autista del boss Vincenzo Sarno.

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