Ucciso per un parcheggio a Torre Annunziata, il posto “rubato” con le sedie da almeno 12 anni
Un tratto di strada pubblica che qualcuno considera un posto auto privato, pretendendo di essere l'unico a parcheggiarvi e tenendolo occupato con una sedia. Ci sarebbe questo dietro la morte di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso con una coltellata al petto ieri sera, 19 aprile, a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il racconto a Fanpage.it di Maria, la figlia della vittima, lascia senza parole: le avevano squarciato uno pneumatico perché aveva osato parcheggiare e, dopo un primo litigio proprio in quel tratto, quattro o cinque persone avevano raggiunto lei e il padre nel garage più avanti, dove stavano sostituendo la gomma, e lì c'era stata la coltellata fatale.
Il posto "privato" almeno dal 2008, le foto di Google
L'omicidio è avvenuto in via IV Novembre, a Torre Annunziata, nel tratto in cui la strada diventa poco più di un vicolo, dove i posti per parcheggiare si contano sulle dita di una mano. E, a quanto pare, qualcuno aveva già da anni preso l'abitudine di accaparrarsene uno, appropriandosi di un pezzo di strada pubblica a discapito di tutti gli altri residenti. Lo si evince dallo storico delle fotografie di Google Maps, dove, scorrendo tra gli scatti dei vari anni, c'è una presenza fissa: le sedie davanti allo stesso portone.
La prima fotografia disponibile risale al luglio 2008. Di sedie ce ne sono ben cinque, tutte rotte: è evidente che non servano per sedersi. Nel dicembre 2009 la scena non cambia: tre sedie, anche queste sfondate, che "tengono il posto". La situazione è la stessa anche nel 2011 e anche nell'agosto 2012, quando si vedono due fioriere davanti al palazzo e, poco più avanti, i dissuasori di sosta nei pressi nel parcheggio che riducono ulteriormente i posti disponibili. Gli altri scatti (giugno 2015, aprile 2016, maggio 2018, novembre 2018 e l'ultimo in memoria, novembre 2020) raccontano la stessa storia: la sedia è una presenza fissa.