Ucciso in strada a 24 anni a colpi di pistola: agguato in centro a Torre Annunziata
Ucciso in strada a 24 anni a colpi di pistola. L'episodio è accaduto a Torre Annunziata, in corso Umberto I, non lontano dal Tribunale, poco prima delle ore 22,00 di questa sera, mercoledì 7 febbraio 2024. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Sul posto sono subito arrivate le forze dell'ordine con i carabinieri della locale compagnia. L'uomo sarebbe stato ucciso, colpito da alcuni proiettili esplosi da uno sconosciuto.
Ucciso un 24enne in strada a Torre Annunziata
Si tratterebbe di un 24enne, accertamenti in corso sulla sua identità completa. Mentre restano ancora da chiarire la dinamica e la matrice. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima si trovava all'esterno di una polleria, nei pressi del Tribunale di Torre Annunziata, nel centro del comune oplontino della provincia di Napoli, quando sarebbe stata raggiunta improvvisamente da uno sconosciuto, forse a bordo di uno scooter, e freddata con una raffica di proiettili.
L'agguato nei pressi del Tribunale
Il killer si sarebbe poi dileguato. Per il 24enne non ci sarebbe stato nulla da fare: sarebbe deceduto sul colpo a seguito delle ferite riportate. Sul posto sono arrivati anche i soccorsi del 118, ma non avrebbero potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Sono in corso le indagini per chiarire quanto avvenuto e cercare elementi utili a ricostruire la dinamica dell'agguato e a individuare e identificare i responsabili. Non è escluso che le forze dell'ordine possano acquisire eventuali immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, oltre a raccogliere eventuali testimonianze.
"Torre Annunziata come Caivano, serve risposta dello Stato"
“La cronaca delle ultime ore ci racconta di come la criminalità organizzata trasforma scuole abbandonate in poligoni dove addestrare al fuoco le nuove leve", spiegano dal Comitato Anticamorra per la Legalità di cui fa parte anche il giornalista Sandro Ruotolo, "Torre Annunziata, come Caivano ma come qualunque realtà dell'area metropolitana di Napoli, ha bisogno di risposte che passano certamente attraverso una sempre più attenta ed evidente presenza dello Stato nella repressione", spiegano in una nota, "ma deve anche offrire politiche di contrasto alla devianza criminale giovanile e al disagio sociale, all'assenza di chiare alternative di vita alla strada e, quindi, alla malavita".