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Ucciso e bruciato a Napoli, i messaggi sui social: “Genny tradito da chi credeva amico”

Il 20enne Gennaro Ramondino potrebbe essere stato attirato in trappola; l’ipotesi circola nel quartiere e nelle scorse ore in diversi video su Tiktok.
A cura di Nico Falco
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Ad uccidere Gennaro Ramondino, il 20enne ammazzato con tre colpi di pistola e il cui corpo carbonizzato è stato trovato a Pianura, potrebbe essere stato qualcuno a lui molto vicino, qualcuno che la vittima riteneva un amico. Una versione che negli ultimi giorni si sta facendo spazio tra chi lo conosceva, non raccontata alle forze dell'ordine ma, come avviene in questi casi, sui social: mezze frasi, allusioni, accuse lanciate senza destinatario, ma che vanno tutte nella stessa direzione.

Genny Ramondino ucciso e bruciato

Il corpo di Ramondino, 20enne del vicino quartiere Fuorigrotta, era stato trovato domenica scorsa, 1 settembre, in una zona di campagna di via Torre Poerio, contrada Pisani, alla periferia di Pianura. I Vigili del Fuoco erano intervenuti per un incendio di sterpaglie, durante le operazioni di spegnimento era stato rinvenuto il corpo. Dai primi esami era emerso che il giovane era stato ucciso con tre colpi di pistola. Il giorno successivo, lunedì, la Polizia Municipale di Giugliano aveva trovato un'automobile bruciata a Varcaturo; dagli accertamenti era emerso che si trattava del veicolo di Ramondino.

"Ramondino ucciso da chi credeva amico"

Le indagini (affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli, dirigente Giovanni Leuci) si sono subito dirette verso i clan di Pianura: il ragazzo, sostanzialmente incensurato, era ritenuto vicino a Massimo Santagata, per gli investigatori a capo della "paranza dei bimbi" di Pianura. Dopo l'arresto di Santagata la banda si sarebbe disarticolata e si sarebbe avvicinata al clan Carillo-Perfetto. Ramondino potrebbe essere stato ammazzato per questioni relative a questa fase di ricollocazione.

L'ipotesi di una "epurazione interna", quindi di un omicidio maturato nello stesso suo gruppo, era stata considerata dai primi momenti, soprattutto per il panorama criminale attuale di Pianura: Santagata era l'unico riferimento criminale rimasto in libertà, i vertici degli altri clan sono tutti detenuti o ai domiciliari. E proprio su questa versione si starebbero concentrando le voci del quartiere, che fanno capolino anche su TikTok, riproposte su diversi account e anche da utenti la cui vicinanza a determinati ambienti è ben nota agli investigatori: il ragazzo non sarebbe stato ucciso in un agguato, ma si sarebbe incontrato con persone di cui si fidava, senza temere che si trattasse di una trappola.

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