Uccise il figlio di 4 mesi sulla statale, lo psichiatra: Loredana è incapace di intendere e volere
Loredana Morelli, la 36enne sordomuta e affetta da problemi psichiatrici, che il 15 settembre del 2019 uccise il figlio di appena quattro mesi sulla Benevento-Caianello, è incapace di intendere e di volere. È quanto ha affermato Pierluigi Vergineo , psichiatra, ascoltato questa mattina durante il processo in corso dinanzi alla Corte di Assise.
Una perizia richiesta dalla difesa a Vergineo, perché fu lui a un anno dall'omicidio del piccolo Diego, aveva ricevuto dal gip Vincenzo Landolfi, l'incarico di accertare che le condizioni della donna fossero compatibili con la detenzione in carcere. All'epoca lo psichiatra aveva dato il via libera, perché in quel momento Loredana stava seguendo una terapia che ne evitava forme di scompenso. Da alcuni mesi, però, la donna è stata scarcerata e trasferita in una struttura: questo perché è stata sancita una incompatibilità tra lo stato di salute psichiatrico di Loredana e la detenzione in carcere.
L'omicidio del piccolo Diego sulla Benevento-Caianello
Quel 15 settembre 2019 Loredana era partita da Quadrelle, piccolo comune in provincia di Avellino nel quale si era trasferita da qualche tempo insieme al compagno 32enne, anche lui sordomuto, a bordo di una Opel Corsa con suo figlio Diego, di appena quattro mesi, dopo un litigio. Non vedendola tornare, l'uomo si era rivolto ai carabinieri di Baiano, sempre in provincia di Avellino, per denunciarne la scomparsa.
La donna, che per un anno ha deciso di non parlare, prima di essere mandata a giudizio ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti. Loredana, ossessionata dai sospetti, ha spiegato in quell'occasione che voleva raggiungere la sua famiglia a Campolattaro e, per sfuggire ai carabinieri, che la stavano cercando dopo la denuncia del compagno, aveva deciso di percorrere la strada statale 372 Telesina.
Giunta all'altezza di Solopaca, l'auto era finita contro il guard rail. A quel punto, la donna era scesa dalla vettura con in braccio suo figlio e lo aveva lanciato giù nel dirupo, certa che il corpo finisse in un fiume. La donna aveva poi deciso di togliersi la vita, ma era rimasta impigliata tra i rovi, così come il figlio Diego. A quel punto, la donna ha raccontato di aver preso un pezzo di legno e di aver colpito il piccolo fino ad ucciderlo.