Uccisa dal marito per gelosia a Somma Vesuviana: è grave il presunto amante
Si sono improvvisamente aggravate le condizioni di salute del commerciante di latticini di 46 anni ferito a coltellate ieri, venerdì 16 luglio, durante la lite che ha portato all'omicidio di Vincenza Tortora, la donna di 63 anni uccisa a Somma Vesuviana, nella provincia di Napoli, dal marito, Francesco Nunziata, 70 anni. L'omicida era geloso, convinto che il 46enne e la moglie intrattenessero una relazione clandestina e, nel parcheggio del supermercato di sua proprietà, li ha affrontati, armato di coltello: Nunziata ha così dapprima colpito il 46enne, fornitore di latticini per il supermercato, poi si è rivolto contro la moglie, uccidendola. Soccorso dal 118, il 46enne è stato trasportato all'ospedale di Nola: inizialmente le sue condizioni non hanno destato particolare preoccupazione, ma poi si sono improvvisamente aggravate. Nunziata, qualche ora dopo l'accaduto, si è invece presentato dai carabinieri di Ottaviano e si è costituito, confessando il delitto.
"La comunità è scossa": le parole del sindaco di Somma Vesuviana
Questa mattina, alle 9.30, il Comune di Sant'Anastasia ha organizzato un flash mob per la morte di Vincenza Tortora: due minuti di silenzio, poi una sosta in piazza Vittorio Emanuele III, davanti alla panchina rossa simbolo della lotta alla violenza sulle donne. "La società deve contrastare qualsiasi forma di violenza, con fermezza lanciamo gli hashtag #noallaviolenza #siallavita. Saremo al fianco di tutte le donne, di tutti i minori e di tutte le persone che subiscono violenze, aggressioni" ha detto Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, che ha parlato anche di una comunità "profondamente indignata e scossa".