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Turista straniera ruba pietre dagli Scavi di Pompei, dopo anni le restituisce: “Mi dispiace”

La donna, in una lettera inviata insieme alle pietre, parla di una fantomatica “maledizione” e racconta di essersi ammalata di tumore subito dopo il furto.
A cura di Valerio Papadia
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Sono, purtroppo, davvero tanti i turisti che, affascinati dagli Scavi di Pompei, provano – e in molti casi riescono – a portarsi a casa anche soltanto un piccolo pezzetto della magnificenza della colonia dell'Antica Roma spazzata via dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, di cui il Parco Archeologico di Pompeii è una testimonianza splendidamente conservata. Sono tanti, per fortuna, anche coloro che si pentono e che restituiscono, anche a distanza di anni, il maltolto, come è accaduto nel caso di una giovane turista straniera, che ha deciso di spedire agli Scavi di Pompei alcune pietre pomice rubate nel corso di una sua visita, accompagnate da una lettera, scritta in inglese.

La donna parla di una fantomatica "maledizione" di Pompei

È stato il direttore del Parco Archeol0gico di Pompeii, Gabriel Zuchtriegel, a pubblicare su X la foto dei reperti e della lettera inviati dalla turista. Nello scritto che accompagna le pietre, la giovane turista straniera parla di una fantomatica "maledizione" e racconta di essersi ammalata di un tumore al seno proprio dopo aver rubato i reperti agli Scavi. La lettera si conclude con "mi dispiace", scritto invece in italiano.

A corredo della foto, il direttore Zuchtriegel ha a sua volta scritto: "Cara anonima mittente di questa lettera… le pietre di pomice sono arrivate a Pompei. Ora buona fortuna per il tuo futuro e ‘in bocca al lupo', come diciamo in Italia".

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