Tunnel sotterranei per rubare nella Villa di Poppea di Oplontis: la scoperta dei carabinieri

Scoperti dai carabinieri tre tunnel sotterranei abusivi vicini ad Oplontis. Denunciato un falegname 53enne torrese.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Uno scavo clandestino a pochi metri dalla Villa di Poppea, nel famoso sito archeologico di Oplontis, a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Tre tunnel sotterranei sono stati scoperti dai carabinieri che hanno anche denunciato il proprietario dei locali. Si teme che i cunicoli possano essere stati realizzati per trafugare i reperti archeologici, forse per poi rivenderli sul mercato nero.

Scoperti tre tunnel sotterranei abusivi vicini ad Oplontis

A scoprire lo scavo illegale sono stati i militari dell'Arma del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata e della sezione di polizia giudiziaria della procura della repubblica oplontina specializzata nel contrasto dei reati contro il patrimonio culturale, che hanno effettuato un blitz in una cantina del corso Garibaldi all’altezza del civico 106 del comune del vesuviano.

I carabinieri hanno scoperto degli scavi clandestini salvando di fatto un’opera d’arte di inestimabile valore. Durante le operazioni, effettuate anche con i vigili del fuoco, i carabinieri hanno rinvenuto 3 tunnel, parzialmente franati ma utilizzabili, tutti convergenti in direzione del vicino sito archeologico “Villa di Poppea”, in particolare verso il “grande atrio con decorazioni ad affresco” nel sito di Oplontis.

Denunciato un falegname torrese

L’area e tutti i materiali – attrezzi atti allo scavo, areatori, materiali di puntellamento, recipienti con all’interno lapilli provenienti dagli scavi clandestini – sono stati sequestrati.
Denunciato per il reato di opere illecite, articolo 169 codice dei beni culturali, il proprietario del locale, un 53enne falegname incensurato del posto.

Gli scavi clandestini sono distanti circa 50 metri dalla villa di Poppea, risalente al I secolo a.C. e attribuita a Poppea Sabina (seconda moglie dell’imperatore Nerone).
L’immobile si trova immediatamente a sud del grande atrio e dell’ampio giardino nel quale furono rinvenute diverse sculture in marmo nonché dell’intera parte occidentale della villa ancora non scavata dove potrebbe essere collocato l’ingresso antico principale.

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