Tumore al seno, all’Asl Napoli 2 un nuovo mammografo di ultima generazione per prevenire il cancro
La sede di Marano dell'Asl Napoli 2 Nord ha ricevuto un mammografo di ultima generazione con cui si possono effettuare esami fondamentali per la prevenzione del tumore al seno. L'Asl di Marano, infatti, è una delle sedi selezionate sull'intero territorio nazionale per ricevere questo macchinario donato dalla collaborazione tra Roche Italia e Fujifilm Italia, nata in occasione della campagna "Screening Routine – La prevenzione come rituale".
«Il modo migliore che abbiamo per ringraziare chi ci ha donato questa importante tecnologia – spiega Antonio d'Amore, direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord – è utilizzarla al meglio». Il direttore generale ha spiegato che «il mammografo installato a Marano permetterà di avvicinare molte donne che, per impedimenti pratici, non si sottoponevano a questo esame fondamentale».
Lo screening presso la sede di Marano dell'Asl è gratuito e non richiede il pagamento del ticket. Per ricevere informazioni su come accedere ai servizi di prevenzione oncologica è possibile contattare il centro screening dell'Asl Napoli 2 Nord (081.18840004 / 081.18840140 / 081.18844444 / 081.1884445). È possibile chiedere informazioni anche inviando una e-mail (centroscreening@aslnapoli2nord.it)
Crollo del numero degli screening durante la pandemia
L'obiettivo è sensibilizzare le donne a sottoporsi a controlli periodici: la prevenzione è infatti l'unica arma per contrastare l'aumento dei casi di tumore al seno. In Campania, secondo il rapporto dell'Associazione italiana di oncologia medica e dell'Associazione italiana registri tumori, 4.050 nuovi casi di tumore al seno.
Nel 2020, anno segnato dalla pandemia e dai conseguenti lockdown, ha segnato una battuta d'arresto nel numero degli screening effettuati. Stando ai dati regionali dell'Osservatorio nazionale screening, in Campania c'è stato un crollo pari al 44,3% tra le donne, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, chiamate ad effettuare la mammografia nel 2020 rispetto all'anno precedente: nell'anno del lockdown, quindi, si sono sottoposte agli screening 121.109 donne, appartenenti a questa fascia d'età, in meno. Se si calcola il totale, questa percentuale cresce fino a raggiungere il 56%, con un ritardo accumulato nelle visite pari a 7 mesi.