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Tumore al seno, al Pascale di Napoli studio per estendere la platea di farmaco a tutte le pazienti

L’Istituto Pascale di Napoli ha avviato uno studio per estendere la platea delle donne trattabili con l’Alpelisib, farmaco per il tumore al seno, attualmente utilizzabile soltanto da chi non ha ricevuto precedenti terapie.
A cura di Nico Falco
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Il Pascale di Napoli ha avviato uno studio per estendere la platea di donne che possono ricevere la terapia con l'Alpelisib, un farmaco mirato che colpisce i tumori al seno portatori di mutazione e che è stato sperimentato con successo nel 40% dei casi trattati. È stato già approvato in Europa, ma attualmente è limitato soltanto ad un certo target di pazienti, ovvero quelle che non hanno già ricevuto precedentemente altre terapie. L'obiettivo del nuovo protocollo è di estendere l'uso del farmaco a tutte le donne.

Coordinatore scientifico mondiale dello studio, denominato con la sigla EPIK-B5, è Michelino de Laurentiis, direttore del Dipartimento di Senologia dell'Irccs Pascale. Fino ad oggi è possibile trattare con l'Alpelisib soltanto le donne che non hanno ricevuto un precedente trattamento con un inibitore delle cicline, mentre l'intenzione è di estendere l'utilizzo anche alle pazienti che sono affette da tumori al seno ormonosensibili, portatrici di una mutazione del gene PIK3CA, che costituiscono la maggior parte delle pazienti affette da tumore al seno. "L'approvazione di Alpelisib – sottolinea de Laurentiis – è stata abbastanza controversa in quanto limita fortemente l’impiego del farmaco a una minoranza di pazienti visto che tutte sono attualmente trattate nelle prime linee con un inibitore delle cicline".

Lo studio rientra nel piano di sviluppo dell'oncologia mammaria del Pascale e che vede de Laurentiis coordinatore mondiale di varie altre sperimentazioni innovative, come CompLEEment-1, BioItaLEE, Europa, Maria, oltre che parte del comitato coordinatore internazionale (Steering Committee) delle principali sperimentazioni innovative sul tumore mammario (Belle-2, SafeHer, Federica, Sandpiper, SOPHIA, MonaLEEEsa-3, eMonarcHER, Kaitlin, KATE-3, HEREDERA) e coordinatore nazionale di numerosi studi internazionali.

"Con il protocollo EPIK-B5 siamo orgogliosi di poter offrire alle nostre donne quest'altra nuovissima opzione terapeutica – dice Attilio Bianchi, direttore generale del polo oncologico – e contestualmente di contribuire a chiarire questa con questa sperimentazione il ruolo dell'Alpelisib nel trattamento del tumore mammario metastatico e di fornire la base scientifica per l'eventuale allargamento dell'approvazione ad una vasta platea di pazienti. Crediamo fortemente che questo possa avvenire, visti i risultati preliminari favorevoli emersi dallo studio ByLieve in cui abbiamo giocato un ruolo di primo piano".

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