Tullio e Giuseppe, scambiati per ladri e uccisi: la Procura chiede giudizio immediato per l’assassino
Giudizio immediato e niente udienza preliminare per Vincenzo Palumbo, l'autotrasportatore di 53 anni accusato del duplice omicidio volontario di Giuseppe Fusella, 26 anni, e Tullio Pagliaro, 27 anni, i due giovani di Portici scambiati per ladri e uccisi davanti all'abitazione dell'uomo a Ercolano. Lo ha richiesto la Procura di Napoli, sulla base degli elementi raccolti finora. Adesso toccherà al giudice per le indagini preliminari decidere se concedere o meno il giudizio immediato.
Il duplice omicidio lo scorso 29 ottobre
Stando a quanto ricostruito, i due giovani studenti di Portici avrebbero imboccato nella notte tra il 28 ed il 29 ottobre 2021 via Marsiglia, strada isolata del quartiere San Vito di Ercolano, finendo per ritrovarsi davanti alla casa di Vincenzo Palumbo, un autotrasportatore del posto, che stava dormendo assieme alla moglie. In casa era presente anche la figlia. I due ragazzi, forse accortisi di aver sbagliato strada, erano con ogni probabilità in procinto di fare manovra per tornare indietro trattandosi di una strada senza uscita. Ma proprio in quegli istanti, sono stati raggiunti dai proiettili esplosi dall'uomo che, come ammesso del resto dallo stesso Palumbo, pensava fossero ladri arrivati per svaligiare la propria abitazione. I due ragazzi sarebbero morti poco dopo per i colpi subiti, all'interno della vettura.
La moglie di Palumbo: "Deve pagare, chiedo scusa"
Era stato poi lo stesso Palumbo a chiamare i carabinieri, spiegando di aver aperto il fuoco contro due ladri. Per lui era scattato poco dopo l'arresto per omicidio plurimo pluriaggravato. Nei giorni successivi alla tragedia, la moglie di Palumbo aveva poi chiesto scusa alle famiglie per il gesto del marito: "Deve pagare, davanti alla giustizia e davanti a Dio", aveva detto la donna davanti alle telecamere. Ai funerali dei due giovani, nella chiesa di San Ciro a Portici, si erano radunati amici, parenti e l'intera cittadinanza, a lutto per la vicenda.