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Truffe informatiche, si fingono carabinieri per avere i dati dei cittadini dai Comuni: 8 denunciati

I componenti della banda si fingevano militari dell’Arma e truffavano i Comuni per avere accesso ai dati dei cittadini, con i quali commettevano poi le truffe informatiche.
A cura di Valerio Papadia
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Otto uomini, tutti pregiudicati napoletani e residenti tra Afragola e Castelfranco Emilia (nel Modenese), sono stati denunciati dai carabinieri del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia Romagna della Polizia di Stato: gli otto indagati si fingevano carabinieri appartenenti ai comandi di Parma e Torino e, in questo modo, riuscivano ad ottenere illecitamente dalle amministrazioni comunali i dati anagrafici di ignari cittadini, con i quali poi commettevano truffe informatiche.

Con i dati anagrafici acquisiti in maniera fraudolenta, i criminali inviavano email falsificate, con le quali avviavano richieste di finanziamento a società italiane del settore. Il denaro ottenuto dai finanziamenti, poi, confluiva su alcuni conti correnti aperti nel Regno Unito, per poi tornare in Italia sotto forma di rapporti finanziari riferibili al gruppo criminale.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna e dalla Polizia Postale, sono iniziate nel 2020, dopo la denuncia da parte dell'Ufficio di Stato Civile del Comune di Bologna, che riferiva di aver ricevuto email sospette apparentemente inviate dai comandi provinciali dei carabinieri di Parma e Torino. Gli inquirenti, grazie all'analisi dei dati relativi ai server dai quali si erano connessi gli indirizzi di posta elettronica, sono stati in grado di individuare le utenze telefoniche dei criminali, nonostante queste fossero intestate e prestanome: gli otto soggetti sono stati così identificati e denunciati.

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