Truffatrice raccoglieva fondi per beneficenza davanti all’ospedale, rilasciava anche la ricevuta
Per confermare che l'iniziativa era attendibile, per ogni offerta che riceveva rilasciava anche una ricevuta, con tanto di firma e timbro. Si era sicuramente bene organizzata, la 22enne di Salerno che è stata bloccata dai poliziotti mentre chiedeva soldi da destinare alla beneficenza davanti all'ospedale Moscati di Avellino: nonostante le apparenze, è venuto fuori che l'associazione che sosteneva di rappresentare non esiste e, di conseguenza, anche la raccolta fondi era fasulla.
A far crollare la montatura della ragazza ci hanno pensato gli agenti della Squadra Mobile di Avellino, che l'hanno controllata mentre fermava i passanti davanti all'ospedale cittadino chiedendo una piccola offerta, anche di pochi euro, e illustrando il progetto a cui quei soldi sarebbero stati destinati. Dopo averla tenuta d'occhio i poliziotti sono passati all'azione: l'hanno identificata, si sono fatti mostrare timbri e ricevute e hanno chiesto di spiegare perché fosse lì e per conto di chi stesse gestendo la raccolta fondi. E sono passati alla verifiche, scoprendo che non esiste nessuna associazione con quel nome. Per la 22enne è scattata la denuncia a piede e non potrà tornare ad Avellino per i prossimi quattro anni: il Questore ha emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio dal capoluogo irpino.