Il trucco per risparmiare 100mila euro sulla bolletta dell’elettricità: uno ‘switch’ collegato alla rete
In questi giorni si parla in tutt'Italia del rincaro dell'energia elettrica che troveremo presto in bolletta (+40% almeno). C'è chi invece con una serie di stratagemmi tecnici cerca di non pagare proprio la fornitura, contando su una complessa tecnica di manipolazione del contatore. Prima o poi, però, arriva la resa dei conti. Ne sa qualcosa un panettiere di Sant'Antonio Abate, popoloso comune del Vesuviano: un cinquantottenne che era riuscito a sottrarre circa 105mila euro, grazie alla manipolazione del contatore e all’allaccio abusivo alla rete elettrica nazionale. Soldi che ora dovrà restituire al gestore della Rete, visto che i carabinieri della stazione locale hanno scoperto il trucchetto.
In che consisteva la truffa? Con un interruttore montato ad arte il panettiere ladro di elettricità poteva attivare o disattivare la rilevazione dei consumi: in occasione dei controlli lo switch era posizionato in modo da dirottare il flusso di energia sul contatore e quando gli occhi delle forze dell'ordine erano lontani, il collegamento diretto sulla rete veniva ripristinato senza alcun filtro. Il 58enne è stato arrestato per furto di energia elettrica ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio.
Un tempo era in voga la cosiddetta "truffa del magnete sul contatore": un forte magnete veniva posizionato in una parte strategica del contatore (violandone però i sigilli) per alterare la corsa del "rullino", quella sorta di ingranaggio orizzontale che segnava il consumo dei kilowattora. Ora i contatori sono digitali e collegati con una centralina telematica che analizza ora dopo ora il flusso dell'energia fornita: eventuali anomalie vengono registrate e analizzate anche in funzione di un consumo stimato per tipo d'attività.
Una panetteria ad esempio avrà in media un consumo minimo da rispettare: quando questa media precipita, scatta il controllo e la verifica sul luogo. Nel caso in questione il panettiere spingendo un bottone faceva tornare tutto normale. Ma seguendo fisicamente la linea elettrica i tecnici del servizio elettrico e i carabinieri sono arrivati a scoprire il marchingegno alla base della truffa.