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Trovate morte 22 caprette ad Anacapri: potrebbe averle uccise un fulmine, ci sono precedenti

Non sono ancora chiari i motivi della morte delle 22 caprette trovate senza vita ad Anacapri; tra le ipotesi, quelle dell’avvelenamento e di un fulmine.
A cura di Nico Falco
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Potrebbero essere state uccise da un filmine le 22 caprette che sono state trovate senza vita a Capri, sul sentiero che da Cetrella scende a Valle. L'ipotesi, che si è fatta largo in queste ore e viene fortemente contestata sul web e da attivisti animalisti, non ha per il momento riscontri oggettivi, tant'è che resta in piedi anche l'ipotesi dell'avvelenamento, ma esistono diversi precedenti analoghi, anche in Campania, con numerosi capi di bestiame uccisi all'istante.

Trovate morte 22 caprette ad Anacapri

Le caprette vivevano sulle cime del Monte Solaro di Capri ed erano da tempo al centro di una polemica: col loro arrampicarsi sulle fiancate del monte provocavano la caduta di massi e pietre, creando potenziale pericolo per chi percorreva i sentieri lungo il pendio. Le caprette, che negli ultimi anni si sarebbero riprodotte a dismisura per via dell'introduzione senza controllo di alcuni esemplari, vivono ad Anacapri da sempre, tanto che sono presenti anche sullo stemma della cittadina; erano state immortalate anche nel film "Capri Revolution", diretto da Mario Martone.

La notizia del ritrovamento delle carcasse si è diffusa molto rapidamente sull'isola, anche per via della teoria, subito ventilata, dell'avvelenamento; le indagini sono affidate alla Polizia Locale di Anacapri, con la collaborazione di personale dell'Asl Napoli 1; per i resti è stato disposto il trasferimento sulla terraferma, per procedere con gli accertamenti per appurare le cause del decesso.

Caprette uccise, l'ipotesi del fulmine: i precedenti

Nel 2016 un fatto analogo venne registrato a Tramonti, in Costiera Amalfitana: in quella circostanza una cinquantina di pecore e un cane vennero uccisi davanti agli occhi increduli di un pastore. E un altro precedente, più vecchio, viene riportato anche sul sito internet della Provincia di Trento e riguarda un episodio del 2003: gli accertamenti dei veterinari provarono che ad uccidere 18 pecore non era stato un orso, come inizialmente era stato ipotizzato, ma per l'appunto un fulmine: sulle carcasse esaminate erano stati rinvenuti segni da folgorazione e non lesioni compatibili con l'aggressione di un animale.

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