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Troupe giornalistica derubata ad Afragola: era lì per documentare l’aumento di rapine

Una troupe dell’agenzia giornalistica Videoinformazioni è stata derubata ad Afragola (Napoli), dove si trovava per documentare l’aumento di rapine.
A cura di Nico Falco
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Finestrino sfondato, abitacolo svuotato: spariti i borsoni con le telecamere, i microfoni, i cavalletti e tutto il resto dell'attrezzatura. É la disavventura che ha colpito oggi pomeriggio una troupe dell'agenzia giornalistica Videoinformazioni, derubata ad Afragola, dove era andata per documentare l'aumento di rapine nel paesone della provincia di Napoli.

Giornalisti e cameraman avevano girato le immagini in vari punti di Afragola, comprese le strade del rione Salicelle. Successivamente, prima di tornare in redazione, si erano fermati in zona Ipercoop per pranzare. Ed è stato lì che sono stati presi di mira: potrebbero essere finiti nel mirino di qualche ladruncolo del posto, ma non è escluso nemmeno che qualcuno possa averli visti mentre giravano con le telecamere e possa aver deciso di seguirli, aspettando il momento giusto per entrare in azione. Fatto sta che, come avviene in questi casi, sono bastati pochi istanti: giusto il tempo di mandare in frantumi un finestrino, aprire lo sportello e portare via tutto velocemente. Al ritorno della troupe era già tutto sparito.

"Si tratta di un episodio paradossale – sottolinea il Sindacato unitario giornalisti della Campania in una nota in cui esprime solidarietà ai colleghi – che evidenzia in maniera plastica l'emergenza sicurezza che riguarda tutta l'area nord della provincia di Napoli, dove è sempre più difficile raccontare quello che succede, ma dove diventa complicato anche amministrare la cosa pubblica. Ricordiamo che tra Caivano ed Arzano, ci sono un giornalista, un prete e un comandante della polizia locale costretti a vivere sotto scorta armata. E gli stessi giornalisti di Videoinformazioni, il 5 ottobre prossimo, dovranno testimoniare per un'altra aggressione subita in provincia di Caserta. Ci auguriamo che ci sia un intervento urgente e deciso da parte del ministro dell'Interno".

A chiedere l'intervento dello Stato ad Afragola è anche Catello Maresca, magistrato e consigliere del Comune di Napoli, che, esprimendo "vicinanza e solidarietà a Pier Paolo Petino, Renato Cavallo, Alessandro Iovane, Marco Gargiulo, Antonio Coscione e Raffaele De Lucia, vittime di un ennesimo atto di inciviltà e vandalismo", parla di un'area "ormai assolutamente fuori controllo" e auspica che "anche la gente abbia il coraggio di far sentire la sua voce e scegliere chiaramente da che parte stare".

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