Troppo caldo, danni ai limoneti della Costiera Amalfitana: “Produttori in ginocchio”

La Campania si trova a fronteggiare una ondata di caldo senza precedenti: le temperature altissime, che superano in alcuni casi anche i 40 gradi, stanno mettendo a dura prova non solo i cittadini – all'ospedale Cardarelli di Napoli, due giorni fa, ci sono stati 230 accessi a causa del caldo – ma anche raccolti e coltivazioni. È il caso dei limoni Igp della Costiera Amalfitana, fortemente danneggiati dal caldo degli ultimi giorni, come riferisce Confagricoltura Salerno, che lancia l'allarme: "Per effetto delle condizioni meteo, i limoni sono caduti a terra e i grossisti non li ritirano perché non c'è vendita" ha detto Antonio Costantino, presidente provinciale di Confagricoltura.
"In realtà – conclude Antonio Costantino – la stagione della raccolta era iniziata già male, da un punto di vista dei prezzi, ma ora sta precipitando nell'assoluto silenzio del Consorzio di tutela che non ha capacità di contrattazione nei confronti dei grossisti e della grande distribuzione. Continuando di questo passo, in assenza di politiche di tutela, non sarà più remunerativo coltivare lo sfusato d'Amalfi".
I limoni caduti, come rende noto ancora Confagricoltura, vengono pagati 60-70 centesimi al chilo. Una perdita economica considerevole, se si pensa che solitamente a luglio il prezzo è di 1 euro al chilo e tende ad arrivare anche a 2-2,50 euro nel mese di agosto.