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Troppi ricoveri Covid al Cotugno, trasferiti i malati di Aids: “Fatto grave”, la denuncia di Arcigay

A causa dell’aumento dei contagi, i reparti di malattie infettive dell’ospedale Cotugno sono stati riconvertiti per ospitare i pazienti positivi, con conseguente trasferimento dei malati di Aids.
A cura di Valerio Papadia
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L'aumento dei contagi da Covid-19, sfortunatamente, si sta accompagnando negli ultimi giorni anche a un aumento dei ricoveri. Per far fronte a un eventuale ulteriore aumento delle ospedalizzazioni, al Cotugno i reparti di malattie infettive si stanno riconvertendo per ospitare i pazienti positivi al Covid, con conseguente trasferimento di coloro che vi erano prima ricoverati, come i malati di Aids o con altre patologie collegate all'Hiv, ma anche chi è affetto da tubercolosi o da meningite. "Si ripresenta l’impossibilità di gestire patologie infettive diverse dal COVID-19, a causa della irreperibilità di posti letto completamente saturati dai pazienti Covid positivi. Ciò ha comportato in molti casi un gravissimo ritardo diagnostico e terapeutico per patologie infettive diventate quasi invisibili" è la denuncia di Antinoo Arcigay Napoli e NPS (Network Persone Sieropositive).

"È inaccettabile che, ad oggi – continua il comunicato di Arcigay e NPS – i pazienti affetti da malattie infettive non possano ancora ricevere l’assistenza sanitaria specialistica di cui hanno bisogno e diritto, in base alla legge 135/90, per incapacità di programmazione e organizzazione. La decisione di chiudere tutti i reparti specializzati in infettivologia, non lasciando un solo posto letto disponibile in tutta la regione, è a nostro avviso un atto criminale, fuori legge e incostituzionale". Le due associazione hanno richiesto dunque l'intervento della Regione Campania e di tutte le autorità competenti affinché i pazienti affetti da malattie infettive diverse dal Covid, come ad esempio l'Aids, non si ritrovino senza l'assistenza di cui hanno bisogno.

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