Troppi casi Covid, ospedali al collasso a Napoli: sospesi ambulatori e ricoveri non urgenti
Gli ospedali di Napoli sono quasi al collasso, a causa dei troppi contagi da Covid-19 e dei troppi ricoveri conseguenti, come dimostrano le file di automobili che sono tornate ad affollare l'esterno del Pronto Soccorso del Cotugno (già completamente riconvertito Covid). Alla luce della situazione attuale, dunque, l'Asl Napoli 1 Centro – Azienda sanitaria locale competente sul capoluogo campano – ha deciso di sospendere tutte le attività ambulatoriali e i ricoveri non urgenti nei nosocomi della città, a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19 e "della continua rimodulazione dell'offerta dei posti letto dedicati alla rete Covid-19, in funzione sia dei nuovi casi che quotidianamente si registrano, che delle stime dei modelli previsionali".
La nuova disposizione è stata firmata dal direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, e inviata ai direttori degli ospedali Vecchio Pellegrini, San Giovanni Bosco, San Paolo, ospedale del Mare, nonché del Capilupi di Capri. Nel documento inviato dall'Asl Napoli 1 Centro agli ospedali partenopei si sottolinea che "saranno sempre garantite le attività in emergenza-urgenza per pazienti provenienti dall'area critica", così come le attività di ambulatorio e i ricoveri non procrastinabili, come ad esempio i ricoveri di emergenza-urgenza, i ricoveri elettivi oncologici e i ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità A.
Soltanto qualche giorno fa, inoltre, a Napoli ha riaperto i battenti il Covid center dell'ospedale Loreto Mare, mentre al Cardarelli il padiglione H di Ortopedia è stato riconvertito per ospitare solo malati Covid, così come l'area filtro dell'ospedale Santobono, mentre all'ospedale del Mare sono stati attivati altri posti letto per pazienti affetti dal Sars-Cov-2.