Tribunale Napoli Nord ingolfato: tre anni per cominciare i processi penali

Migliaia di cause da gestire, un bacino di oltre un milione di persone, e una carenza grave di personale. Il risultato è che i processi penali iniziano, se tutto va bene, tra tre anni. Succede al Tribunale di Napoli Nord, il quarto in Italia per carico di lavoro. I sindaci di 38 Comuni del circondario (19 della provincia di Napoli e altrettanti di quella di Caserta) hanno inviato una lettera al Capo dello Stato Mattarella, al Guardasigilli Nordio e al ministro dell'Interno Piantedosi per chiedere un incremento immediato del personale giudiziario, delle forze dell'ordine e della Polizia Municipale.
Il Tribunale è il più "giovane" d'Italia: fu istituito nel 2013, con sede nel Castello Aragonese di Aversa (Caserta), per gestire un territorio a densità abitativa altissima e con una forte presenza camorristica. Le risorse dedicate, però, si sono rivelate insufficienti: col passare del tempo le cause pendenti si sono di conseguenza accumulate, tanto che, ad oggi, le prime date disponibili per i nuovi processi partono dal 2026.
Promotore della lettera è il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, che ha incontrato gli omologhi nel Comune della cittadina del Casertano. Con la missiva i primi cittadini chiedono che si intervenga tempestivamente per "sanare le gravi carenze di personale", in modo da garantire una giustizia certa e un presidio in un territorio dove "i reati ambientali, che sono numerosi, creano danni per la salute dei cittadini e restano ad oggi senza una risposta efficace".
"Come territorio – proseguono i sindaci – abbiamo già vissuto una dittatura militare da parte della camorra. Dopo anni di contrasto e repressione, l'unico antidoto all'economia criminale e alle mafie può essere rappresentato solo dal tutelare i diritti dei cittadini, migliorando l'efficienza del Tribunale di Napoli Nord, e dal garantire un efficace presidio del territorio per prevenire fenomeni malavitosi".