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Trasporto pubblico a Napoli

Treno nuovo della Linea 1 in fiamme: “Una scarica elettrica improvvisa ha fuso il tetto”

I dirigenti del Comune e dell’Anm in commissione Trasporti sull’incidente del 13 luglio quando un treno nuovo andò in fiamme: “Un arco elettrico ha innescato il principio di incendio”. Si ipotizza un incidente e non un guasto tecnico. Mercoledì visita dei tecnici spagnoli a Napoli. Allo studio la scatola nera. Sospesi i collaudi sugli altri treni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una violenta e improvvisa scarica elettrica avrebbe fuso il tetto del treno nuovo della Linea 1 nell'incidente avvenuto la sera del 13 luglio scorso, durante le prove, quando a bordo del convoglio c'era la commissione tecnica del ministero dei Trasporti per il collaudo. È questo l'esito delle prime indagini interne condotte dall'Anm e dal Comune di Napoli e riportate oggi in commissione Trasporti, presieduta da Aniello Esposito. “Ci sono stati due punti di fusione sull’“imperiale” – ha spiegato l'ingegnere Serena Riccio, responsabile dell’Area Infrastrutture – Sulle cause, è ipotizzabile che si sia prodotto un “arco elettrico” che ha poi innescato il principio di incendio”. Ma per avere l'esatta contezza di quanto accaduto bisognerà aspettare la relazione tecnica della Caf, Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles, la società spagnola che ha costruito i nuovi treni. Una delegazione arriverà a Napoli mercoledì 28 luglio per controllare con mano il treno incendiatosi.

Si attende la relazione sull'incidente

“Solo la relazione tecnica – ha proseguito l'ingegnere Riccio – potrà spiegare se si sia trattato di un incidente o di un guasto tecnico, solo allora si potrà intervenire di conseguenza. Tutti i materiali rispondono alla normativa vigente, e la loro installazione è stata validata dai tecnici competenti”. “Di ipotesi incidente e non di guasto”, ha parlato anche Vincenzo Orazzo, dirigente di Anm e direttore di esercizio della Linea 1. “Quello che è avvenuto – ha spiegato – è un incidente “a monte” del sistema di trazione elettrica del treno, si sarebbe infatti verificato un “arco elettrico” improprio nell’area del pantografo. Sia i materiali che le distanze tra le attrezzature erano a norma e il personale è stato correttamente formato sul funzionamento del treno, bisognerà quindi capire cosa abbia innescato l’arco”.

Sospesi i collaudi dei treni

Attualmente, intanto, le prove di collaudo dei treni nuovi sono ferme. “Sui tempi – ha concluso Riccio – molto dipende dall’esito della relazione tecnica: se dovesse confermarsi l’ipotesi di un incidente, si potranno rapidamente riprendere le prove sul secondo treno a disposizione”. Secondo le prime ricostruzioni del Comune, “il principio di incendio che si è sviluppato poco prima delle 23 dello scorso 13 luglio – ha precisato Riccio – si è verificato nel corso delle prove di sistema del mezzo, dopo che erano state superate positivamente le prove di serie e le prove di tipo, e che la qualità del treno era stata testata sia dai tecnici del Ministero che dall’Ufficio Trasporti Impianti Fissi (Ustif)”.

Si studia la scatola nera

“Sono ora al vaglio della società fornitrice i dati della scatola nera, che verranno riportati in una relazione tecnica e valutati dalla commissione ministeriale competente. Se le spiegazioni fornite nella relazione della CAF saranno ritenute congrue, si potrà procedere con le prove sul secondo treno disponibile. Sono infatti 5 i treni già arrivati a Napoli, altri 5 sono pronti in Spagna e altri 3 sono in produzione. Tutto è stato svolto nella massima sicurezza e grazie a un grande lavoro di squadra – ha concluso la dirigente – e il prossimo 28 luglio saranno in città i tecnici della società spagnola per verificare cosa sia accaduto”.

“Si tratta di un treno che aveva comunque già percorso in prova 5mila chilometri – ha precisato Nicola Pascale, amministratore unico Anm – quello che si è verificato lo scorso 13 luglio è probabilmente un corto circuito che ha provocato danneggiamenti in prossimità del pantografo. C’è da dire che tutto era a norma e che l’impianto di sicurezza e l’impianto antincendio hanno funzionato correttamente, pertanto saranno gli esiti della relazione tecnica della CAF a indicare dove intervenire”.

L’assessore al Trasporto pubblico Marco Gaudini ha ricordato “il grande lavoro svolto dai Servizi e da Anm per la messa in funzione dei treni, un lavoro che non si fermerà e che ha mostrato che anche di fronte a questo grave episodio i sistemi di sicurezza sono andati in funzione”. Anche l’assessora Rosaria Galiero, che ha la delega alla direzione, al coordinamento e al controllo delle partecipate, ha condiviso “la necessità di proseguire il lavoro dell’Amministrazione per avere quanto prima i treni a disposizione dei cittadini”.

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