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Tre studi dentistici rubavano energia elettrica: arrestato l’amministratore del centro medico

L’amministratore di uno studio medico dentistico con tre sedi tra Napoli e Caserta è stato arrestato per furto aggravato di energia elettrica. Denunciati anche due dipendenti per favoreggiamento.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Quasi 50mila euro di energia elettrica rubata attraverso un collegamento diretto alla rete nazionale, senza il filtro del contatore: la scoperta dei carabinieri, assieme ai tecnici dell'Enel, è avvenuta all'interno di tre studi dentistici appartenenti allo stesso centro medico e dislocati tra le province di Napoli e Caserta. L'amministratore è stato così arrestato dai carabinieri per furto aggravato di energia elettrica ed è ora agli arresti domiciliari, con due dipendenti denunciati invece per favoreggiamento.

Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, intervenuti assieme a personale specializzato dell'Enel, i tre studi medico dentistici sparsi tra Grumo Nevano e la provincia di Caserta, erano tutti illuminati da energia che veniva sottratta alla rete elettrica nazionale senza passare per alcun contatore, il che permetteva dunque un notevole "risparmio" in termini di bollette. Secondo le prime stime, la corrente elettrica rubata avrebbe consentito di risparmiare infatti circa 48mila euro. Dopo i controlli del caso, i carabinieri hanno arrestato l'amministratore del centro medico, un 43enne di Casandrino già noto alle forze dell'ordine, e portato agli arresti domiciliari. Denunciati anche due dipendenti della struttura: dovranno rispondere di favoreggiamento.

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