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Tre salme bloccate nell’ospedale di Acerra: non c’è personale per il prelievo del Dna

Rimandati tre funerali nella clinica Villa dei Fiori per l’assenza di personale delegato al prelievo del Dna; l’Asl: “Dipartimento attivato per la risoluzione”.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Salme bloccate, funerali impossibili da fissare, tre famiglie in straziante attesa che la situazione si sblocchi per dare l'ultimo saluto ai propri cari: succede nella clinica convenzionata Villa dei Fiori di Acerra, in provincia di Napoli, dove si sarebbe nuovamente verificato l'inghippo su chi debba procedere con il prelievo del Dna, necessario prima della cremazione. La situazione è quella che qualche giorno fa aveva denunciato l'associazione di categoria Assofuneral e che, almeno su Napoli, si era poi sbloccata.

La struttura di Acerra, apprende Fanpage.it, non si sarebbe ancora formalmente adeguata autonomamente alla legge di recente entrata in vigore e non avrebbe quindi personale delegato per il prelievo. Sarebbe stato quindi individuato un medico dell'Asl Napoli 2 Nord, ma con tempi lunghi: non sarebbe potuto intervenire prima di domenica, quindi oltre tre giorni dopo i tre decessi, avvenuti tutti tra il pomeriggio di ieri, 5 ottobre, e la notte successiva. L'Asl è successivamente intervenuta per ridurre i tempi, in modo che i prelievi vengano effettuati domani.

Contattata da Fanpage.it, l'Asl Napoli 2 Nord spiega:

Il Dipartimento di Prevenzione di questa azienda si è attivato per risolvere la vicenda relativa alle pratiche di cremazione delle tre salme presenti presso la Casa di cura Villa dei Fiori di Acerra nella giornata di domani.
Inoltre l'ASL Napoli 2 Nord sta predisponendo le opportune misure organizzative più idonee per far fronte alle attuali criticità.

Caso simile aveva riguardato una ragazza di 20 anni deceduta in un incidente stradale a Napoli: dopo l'autopsia, la salma non era stata riconsegnata alla famiglia perché, a quanto pare per un disguido tra Procura e Asl, nessuno procedeva al prelievo del Dna; anche quella volta la situazione si era sbloccata qualche ora dopo la denuncia, diffusa dall'avvocato Sergio Pisani, che assiste la famiglia della giovane.

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