Trauma cranico, ferite gravi e colonna vertebrale fratturata: così è morto il bimbo aggredito dai pitbull a Eboli
Ciò che è accaduto sulla litoranea di Eboli, Salerno, in località Campolongo non si può definire con altre parole: aggressione mortale di due pitbull ad un bimbo inerme di appena 13 mesi. I motivi che hanno scatenato la furia dei due cani saranno indagati da addestratori e personale veterinario ma il fatto è incontrovertibile, certificato dall'esame autoptico condotto sul corpo dello sfortunato bambino di poco più d'un anno all’obitorio dell’ospedale ebolitano. Tra le fratture ne è emersa una alla colonna vertebrale, oltre ad un trauma cerebrale e ad altre gravi gravi ferite lacero contuse causate dai morsi dei due molossi.
Per l'aggressione letale dei cani al minore è in corso una inchiesta. Cinque le persone indagate per concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali i proprietari dei pitbull, gli zii del bambino e sua mamma.
Chiusa l'ulteriore triste incombenza dell'autopsia, oggi è il momento del commiato: i funerali si terranno oggi a mezzogiorno a Battipaglia, nella chiesa Santi Giuseppe e Fortunato. Il sindaco di Eboli Mario Conte ha proclamato il lutto cittadino. Proprio nella cittadina della Piana del Sele è forte il malcontento e la preoccupazione non solo per la vicenda in questione ma anche per il contesto di degrado del luogo in cui è accaduta, l'area di Campolongo, da sempre considerata «un ghetto» e sulla quale, nonostante tantissime parole vane, non si vede da anni un concreto progetto di riqualificazione.