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Covid 19

Tragedia a Baronissi, infermiere positivo al Covid muore gettandosi dal balcone di casa

La vittima, F.B., 48 anni, prestava servizio come infermiere all’ospedale di Salerno: da qualche giorno era risultato positivo al Coronavirus, probabilmente contratto in corsia, e si trovava in isolamento presso la sua abitazione a Baronissi. L’infermiere lascia la moglie e due figlie adolescenti.
A cura di Valerio Papadia
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Una tragedia, nella giornata di ieri, ha scosso la comunità di Baronissi, cittadina della provincia di Salerno, sconvolta dalla morte di F.B., 48 anni, infermiere presso l'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, che si è tolto la vita lanciandosi dal balcone della sua abitazione. Il 48enne, da qualche giorno, era risultato positivo al Coronavirus – probabilmente contratto in corsia – e si trovava in isolamento domiciliare. Da quanto si apprende, l'infermiere soffriva da tempo di depressione e la decisione di togliersi la vita potrebbe essere maturata a causa di un riacutizzarsi della sua patologia, in un periodo che mette già a dura prova la psiche, soprattutto per quanto riguarda gli operatori sanitari: sulla vicenda indagano le forze dell'ordine, al lavoro per stabilire le cause che hanno portato il 48enne a decidere di compiere l'estremo gesto. L'uomo lascia la moglie e due figlie adolescenti.

Il cordoglio del sindacato Fp Cigl Salerno

Un pensiero per la morte del 48enne, un messaggio di cordoglio alla famiglia, ha voluto esprimerlo Antonio Capezzuto, segretario generale della Fp Cgil Salerno, che in una nota ha scritto:

La terribile notizia della morte dell’operatore sanitario del Ruggi ha scosso tutto il personale dell’Azienda. Esprimiamo tutto il cordoglio dei lavoratori e della nostra organizzazione alla famiglia dell’infermiere deceduto quest’oggi a Baronissi, iscritto alla Fp Cgil Salerno. La tutela della salute mentale degli operatori sanitari in relazione all’emergenza Covid-19, è un elemento assolutamente da non sottovalutare. È necessario fornire supporto agli operatori sanitari nella gestione dello stress e del malessere crescente legato alla gestione di questa emergenza. Urge assolutamente garantire l’attivazione di un servizio di supporto e sostegno psicologico e psicosociale

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