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Trasporto pubblico a Napoli

Torre del Greco, il sindaco a bordo della Circum: “Oltre 2 ore per prendere un caffè a Castellammare”

Il sindaco Luigi Mennella ha preso la Circum per “testare” i nuovi orari: oltre due ore per andare e venire da Castellammare: “Troppi disagi, inaccettabile”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha "testato" i nuovi orari della Circumvesuviana, che hanno fatto infuriare molti pendolari negli ultimi giorni. E il bilancio è stato crudo: oltre due ore e un quarto per andare a prendere un caffè a Castellammare di Stabia, ritardi e disservizi di vario tipo. "I tempi e la qualità del servizio non appaiono accettabili, come non è accettabile che turisti, pendolari, bagnanti e in generale gli utenti di Torre del Greco", ha aggiunto Mennella, "siano costretti a sobbarcarsi questi disagi per raggiungere le città della penisola sorrentina, la stessa Castellammare o gli scavi di Pompei". Assieme a lui, per il "viaggio di prova", c'erano anche l’assessore ai Trasporti sostenibili della città Laura Vitiello e il vicepresidente di Federalberghi Costa del Vesuvio Corrado Sorbo.

Lo stesso sindaco ha raccontato il viaggio sui propri canali social: partenza alle 9.30 dalla stazione di Torre del Greco, direzione Castellammare di Stabia. "Arrivati in stazione, abbiamo appreso che il treno delle 9.20 era già passato e che il successivo era previsto per le 9.54", ha spiegato Mennella, "e che poi ha portato anche un ritardo di 4 minuti". Ed è scattata subito la prima sorpresa: "Rispetto ai tempi di attesa comunicatici da De Gregorio la settimana scorsa, ovvero 18 minuti tra una corsa e l’altra, abbiamo dovuto attendere invece 28 minuti, che sarebbe in effetti 34 da esercizio". Ed a bordo, le sorprese sono continuate: "nel treno l’aria condizionata era fortissima, con uno sbalzo di temperatura di almeno 15 gradi. Poi, giunti a Torre Annunziata una nuova escursione termica, mentre al sole abbiamo dovuto attendere il treno delle 10.18 (in ritardo di due minuti). Qui ci ha accolti un convoglio stracolmo proveniente direttamente da Napoli, che si è liberato in parte solo alla fermata di Pompei scavi-Villa dei Misteri". Morale della favole, l'arrivo a Castellammare di Stabia è avvenuto alle 10.40 circa.

Quindi, il tempo di un caffè, ed è iniziato il viaggio di ritorno: "Il primo treno utile per tornare a Torre Annunziata era quello delle 11.01, poi arrivato con sei minuti di ritardo. Un treno che ricordava nelle forme e purtroppo soprattutto nei servizi quelli che prendevo ai tempi dell’università, con all’interno decine di turisti erano intenti a sventolarsi con ventagli e riviste varie", ha proseguito Mennella, che racconta come a bordo "la temperatura era da girone dantesco e il refrigerio derivante dai finestrini aperti era praticamente impalpabile. Abbiamo provato un evidente piacere quando siamo arrivati a Torre Annunziata. Dove non è mancata una nuova sorpresa: di lì a pochi minuti sarebbe partita la ‘navetta’ Torre Annunziata-Napoli delle 11.33. Abbiamo dovuto percorrere un sottopasso con gradini enormi a passo sostenuto per non perdere la corsa", ha aggiunto ancora Mennella, "grazie all’indicazioni di un addetto che mostrava evidenti difficoltà a soddisfare le richieste di numerosi viaggiatori, ad occhio più del 5-6% di cui parla Eav. Una persona con difficoltà motorie sarebbe di sicuro stato costretto a lasciare perdere. Siamo tornati a Torre del Greco alle 11.48, più di due ore e un quarto dopo l’appuntamento delle 9.30″. Il tutto a un prezzo di 4 euro e 40 centesimi, "tutto sommato contenuto, ma i tempi e la qualità del servizio non appaiono accettabili, come non è accettabile che turisti, pendolari, bagnanti e in generale gli utenti di Torre del Greco siano costretti a sobbarcarsi questi disagi per raggiungere le città della penisola sorrentina, la stessa Castellammare o gli scavi di Pompei", ha concluso Mennella.

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