Torna la truffa del rendez moi a Napoli: nel mirino i commercianti
Il cliente si sporge sul bancone, chiede la merce, porge i soldi, poi chiede di cambiare banconote, rivuole i soldi indietro e alla fine paga, prende la merce e se ne va. E il commerciante, senza manco capire come sia successo, si ritrova con qualche centinaio di euro in meno. É il "rendez moi", la vecchia truffa che ciclicamente riprende a mietere vittime, specialmente in periodo di grossi (anche solo frequenti) acquisti come quello natalizio; la conoscono tutti i commercianti, ma nella confusione è facile cascarci ugualmente, specie se si è indaffarati e si ha di fronte qualcuno che di questi stratagemmi vive.
A farne le spese, questa volta, è stato un fruttivendolo napoletano, che è incappato in un truffatore lo scorso 10 dicembre. Nelle immagini lo si vede che maneggia denaro insieme a un cliente, che si rivelerà poi essere il criminale. Il sistema è sempre lo stesso: distrarre il commerciante con un'abile parlantina e portarlo a confondere i soldi tirati fuori dalla cassa con quelli del cliente, in modo che l'uomo consegni un resto molto più alto di quanto dovuto. A denunciare l'accaduto è stato il figlio del fruttivendolo, che ha inviato il video al deputato Francesco Emilio Borrelli, che l'ha ricondiviso sui social.
"Quell'uomo ha truffato mio padre di 250 euro – dice l'uomo – se facciamo girare il video magari lo individuano e lo fermano prima che possa truffare altre persone. Noi lo abbiamo denunciato". "Chiediamo la massima attenzione su queste truffe – sottolinea Borrelli – soprattutto in questo periodo natalizio dove in alcune zone i negozianti, essendo molto indaffarati, facilmente potrebbero essere raggirati da individui senza scrupoli".