Torna alla Reggia di Caserta il pastore rubato dal presepe borbonico: era finito all’asta
Del "mendicante" si erano perse le tracce negli anni '80, quando era stato rubato, insieme ad altri pastori, dal presepe Reale della Reggia di Caserta. Da allora è passato tra le mani di chissà chi, finendo chissà dove, fino a quando è comparso tra gli oggetti in vendita di una nota casa d'aste napoletana ed è stato riconosciuto da un appassionato. Il viaggio, durato quasi 40 anni, si è concluso oggi col "ritorno a casa": i militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, guidato dal capitano Massimiliano Croce, lo hanno restituito al Museo.
Punto di svolta di questa storia è stato proprio quell'estimatore che, nel 2021, ha notato il pastore e ha informato i carabinieri. Da lì sono partiti gli accertamenti e il reperto è risultato effettivamente tra quelli appartenuti a re Carlo di Borbone e rubato. Secondo gli accertamenti la statuita, alta 41 centimetri, dopo il furto era finita in una collezione privata.
La provenienza del pastore era rimasta ignota anche quando era stato messo all'asta nell'ambito di una procedura fallimentare ed era stato venduto; era quindi finito alla casa d'aste napoletana, inconsapevole del fatto che arrivasse dal presepe borbonico, dove era stato finalmente riconosciuto. Fa sapere la Reggia di Caserta, che ha annunciato il ritrovamento con un post sui social:
Il mendicante tornerà presto al suo posto nello scoglio centrale del Presepe di Corte per poter essere ammirato da tutti nel periodo natalizio. La storica installazione del museo sarà, inoltre, al centro di iniziative di approfondimento.