Topi morti nel mare di Nisida, il CSI Gaiola Onlus: “Colpa di uno scarico fognario vicino”

Si torna a parlare dei topi morti nelle acque di Nisida: dopo gli avvistamenti nei giorni scorsi, con video e foto che hanno fatto anche il giro della Rete, il CSI Gaiola Onlus ha voluto spiegare cosa sia materialmente successo, e perché ci sia stato questo fenomeno che ha letteralmente "svuotato" la spiaggia limitrofa dopo i disgustosi avvistamenti. La colpa sarebbe da cercare nell'aperture del bypass dell'impianto fognario di Coroglio poco distante, che ha riversato in mare rifiuti e anche i topi morti probabilmente annegati a causa degli acquazzoni dei giorni scorsi.
"Il CSI Gaiola Onlus e il Parco Sommerso di Gaiola denunciano da oltre 10 anni a tutte le autorità competenti la follia di uno scarico di bypass fognario sotto costa all'interno dell'area di maggior pregio biologico, archeologico e turistico-culturale di tutta la costa", spiegano in una nota, "per non parlare delle condotte sottomarine che scaricano sempre lì, in mezzo a tre banchi di coralligeno". Il tutto a pochi passi anche dalle acque frequentate da tantissimi napoletani e turisti da ogni parte d'Italia e d'Europa.
"La cosa veramente folle", prosegue il CSI Gaiola Onlus, "è che non solo in questi 10 anni non si siano presi provvedimenti per eliminare o delocalizzare lo scarico esistente, ma si sta pensando bene di aumentare la portata del collettore Arena S. Antonio e aggiungere un secondo scarico sulla spiaggia di Coroglio a pochi metri di distanza da quello esistente. E pensare che solo pochi mesi fa si festeggiava l'inserimento in costituzione della tutela dell'Ambiente, mentre la Tutela della Salute c'è già da molto più tempo".