Tina Rispoli assolta: “Quando l’ha saputo ha pianto, sentenza accolta con gioia e liberazione”

Quando l'avvocato Andrea Imparato le ha telefonato per comunicarle l'assoluzione, dall'aula bunker del Tribunale di Napoli, Tina Rispoli si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. La sentenza è stata emessa questa mattina, 7 marzo, ed è stato assolto anche il marito, Tony Colombo, accusati entrambi di avere favorito le attività di Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Ciruzzo il Milionario, che in questo processo è stato condannato a 20 anni di reclusione. A gennaio i due coniugi, che erano in carcere dal 17 ottobre 2023, avevano ottenuto gli arresti domiciliari; lei a Minturno, lui a Gaeta. Con la notifica della sentenza Tony Colombo e Tina Rispoli (difesi dagli avvocati Sergio Cola, Andrea Imperato e Alfredo Sorge) torneranno entrambi liberi.
"La signora ha avuto momenti molto, molto difficili durante la detenzione – spiega a Fanpage.it l'avvocato Andrea Imperato – da detenuta ha compiuto 50 anni e ha saputo della nascita di suo nipote. Lei è stata anche nel carcere di Pozzuoli, evacuato nel maggio 2024 per il bradisismo. Ha vissuto questa carcerazione con grande difficoltà, quando ha saputo dell'assoluzione ha pianto, ha accolto la notizia con gioia e senso di liberazione".
L'altro procedimento per riciclaggio
Il procedimento che è sfociato oggi in assoluzione riguarda soltanto il presunto ruolo della coppia negli affari del clan Di Lauro e nella fabbrica di sigarette clandestina riconducibile a Vincenzo Di Lauro e Raffaele Rispoli, fratello di Tina (condannato a 16 anni oggi); secondo l'accusa la donna avrebbe fatto da finanziatrice.
Il neomelodico palermitano e Tina Rispoli sono coinvolti anche in un procedimento diverso, che riguarda la presunta eredità dell'ex marito della donna, il capoclan Gaetano Marito: soldi di provenienza illecita che sarebbero finito alla moglie dopo la morte di quest'ultimo, ucciso in un agguato a Terracina nel settembre 2012. La Dda ipotizza il reato di trasferimento fraudolento di valori per Tina Rispoli e quello di riciclaggio per Tony Colombo, entrambi con l'aggravante mafiosa; questo procedimento ha portato ai sequestri nel 2021 ma non è stata emessa nessuna misura cautelare personale.