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Tifosi dello Spartak a Napoli senza Green Pass, la Polizia li scorta a fare i tamponi

Una ventina di ultras dello Spartak Mosca sono stati fermati davanti allo stadio Maradona perché senza Green Pass. Per tutelare l’ordine pubblico la Polizia di Stato ha risolto la situazione scortandoli tutti alla più vicina farmacia, dove si sono sottoposti al tampone rapido Covid, tra la curiosità dei passanti e le occhiatacce di qualche tifoso napoletano.
A cura di Nico Falco
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Alcuni avevano fatto dei tamponi in piazza Garibaldi ma non avevano la documentazione di negatività al seguito, altri avevano attestazioni russe non valide in Italia, altri ancora non avevano proprio nulla. Nessuno, però, aveva il Green Pass, necessario per entrare negli stadi. E così una ventina di ultras dello Spartak Mosca, ieri sera, hanno rischiato di perdersi la partita. Con le possibili, per non dire certe, ripercussioni sull'ordine pubblico quando avrebbero capito che non avrebbero raggiunto gli spalti.

A risolvere l'impasse ci ha pensato la Polizia di Stato: sono stati tutti caricati nuovamente sugli autobus e portati alla farmacia più vicina per sottoporsi al tampone rapido Covid; la soluzione, spiegano fonti qualificate a Fanpage.it, era l'unica per evitare che il divieto di accesso potesse portare a problemi di ordine pubblico, la cui salvaguardia resta una priorità. Per controllare tutti ci è voluta circa un'ora, quindi i tifosi hanno perso il primo tempo e anche una parte del secondo, ma almeno la situazione è rimasta sempre sotto controllo. Con qualche piccola eccezione, dovuta alla curiosità che si è generata quando è stato visto arrivare un autobus di tifosi, scortato dalla polizia, davanti alla farmacia di via Diocleziano (e a qualche occhiataccia con dei tifosi napoletani che stavano guardando l'incontro in un vicino centro scommesse).

Gran parte degli ultras erano arrivati in mattinata all'aeroporto di Capodichino e avevano superato i controlli, spostandosi poi verso Fuorigrotta per assistere alla partita. Il blocco c'è stato quando sono arrivati ai tornelli: nessuno di loro aveva il Green Pass, che in Russia non è adottato, e tra l'altro il vaccino russo, lo Sputnik, non fa parte di quelli riconosciuti per la certificazione verde. Un problema che in questo caso ha riguardato i tifosi, ma che coinvolge anche tantissimi russi che lavorano in Italia e che, allo stato attuale, non potranno ottenere il Green Pass.

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