“Ti accompagno a casa” linea telefonica di assistenza per le donne che tornano a casa di sera: la proposta a Napoli
Quante volte è capitato? Stare al telefono con l'amica, l'amico, il parente preoccupato di dover attraversare una zona non proprio sicura, a piedi, di notte: «Fammi compagnia per questo tratto di strada», spesso accompagnato dalla frase «ti mando la mia posizione su Whatsapp», ovvero la possibilità di conoscere l'itinerario attraverso il gps. Alcuni comuni in Italia e all'estero hanno standardizzato questo tipo di aiuto, offrendolo alla cittadinanza.
C'è un film che parla di questo servizio di assistenza, un thriller, dal titolo nient'affatto rassicurante "The calender killer". Film che però ha ispirato un consigliere municipale napoletano, Carlo Restaino (III Municipalità Stella-SanCarlo all'Arena) a formalizzare nero su bianco la proposta all'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese: «Si potrebbe creare anche da noi – propone Restaino – un servizio "Ti accompagno a casa", con un operatore, non necessariamente alle dipendenze comunali o statali ma anche a titolo sociale o tramite associazioni , presente sul territorio in mancanza di fondi comunali»
In cosa si sostanzia la proposta? Presto detto: una linea telefonica di assistenza per donne che di sera si trovano in potenziale pericolo e restano al telefono finché non sono tornate a casa sane e salve. «L'assistenza – spiega il consigliere – inizierebbe ad essere attiva dalle ore 20 alle ore 2 tramite un operatore che fornirà dei consigli su cosa fare in caso di pericolo, oltre a svolgere un aiuto psicologico e di allertare i soccorsi. L'operatore non deve trovarsi necessariamente in un locale istituzionale ma potrebbe essere fornito di un telefono e di un pc e potrebbe aiutare queste persone anche da casa».