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Napoli ha il suo The Passenger: si presenta il numero della collana Iperborea dedicato alla città

La fortunata rivista monotematica su città e Paesi che raccoglie il meglio tra reportage fotografici, long read e saggi narrativi, presenta il numero dedicato al capoluogo partenopeo: dalla storia dei sindaci, alla musica e nuove tendenze, dall’editoria napoletana vecchia e nuova ai quartieri della borghesia, come il Vomero. Appuntamento il 1 ottobre a Palazzo Venezia.
A cura di Redazione Cultura
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Anche Napoli ha il suo The Passenger: la rivista che racconta città e nazioni  attraverso reportage fotografici, long read e saggi narrativi, fortunata intuizione della casa editrice Iperborea, presenta il numero dedicato al capoluogo partenopeo. Circa duecento pagine ricche di spunti, luoghi, storie e tendenze, filtrate attraverso più occhi, raccontate in maniera diversa, a volte anche contraddittoria.

Questo portolano tra vicoli e i colori della città che peraltro rappresenta il primo racconto a più voci della Napoli del dopo lockdown sarà presentato venerdì 1 ottobre a partire dalle ore 18 a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce, 19) dal curatore del progetto Marco Agosta e da alcuni degli scrittori e giornalisti che hanno preso parte al numero su Napoli, Raffaella R. Ferré e Piero Sorrentino.

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Di cosa parla il numero di The Passenger su Napoli

La presentazione napoletana dell'ultimo numero della pubblicazione di Iperborea arriva in un periodo cruciale: tra pochi giorni ci saranno le elezioni comunali che sanciranno la fine dell'era de Magistris e apriranno la strada ad una nuova fase. Il volume si apre con una riflessione dello storico Paolo Macry sui sindaci più carismatici del Dopoguerra, «populisti ante litteram che non di rado hanno incarnato una vocazione monarchica distanziandosi dai partiti nazionali».

Ecco come la casa editrice presenta il numero, arricchito delle foto di Mario Spada, famoso per il suo lavoro documentaristico su Napoli e dalle graphic novel dell'illustratrice Cristina Portolano, che disegna una cartolina della città che cambia:

Il presunto eccezionalismo locale è forse dovuto al rapporto morboso e indissolubile con il passato? si chiede il ricercatore Lorenzo Colantoni mentre ci accompagna in un viaggio attraverso le mille stratificazioni del centro storico. Anche il culto dei defunti rientra in questa specificità che ripercorriamo visitando con Carmen Barbieri il cimitero di Poggioreale, una città nella città, che al suo interno include dieci cimiteri, secoli di storia e abusi edilizi.

Una pagina del recente passato – la presenza dell'esercito americano durante la guerra – ha lasciato una piacevole eredità rendendo Napoli musicalmente meticcia come ci racconta Francesco Abazia nel suo articolo Neri a metà.

Cristiano de Majo, scrittore e giornalista, ci svela invece una Napoli «normale» e quasi surreale, quella del quartiere della media borghesia in cui è cresciuto, il Vomero, il meno raccontato di una città che invece negli ultimi anni ha vissuto una sorta di ipernarrazione cinematografica e letteraria.

E così Peppe Fiore nel suo Partenosfera per la prima volta prova a fare un bilancio di questa stagione in cui Napoli è diventata la città più filmata del Belpaese. Una storia di successo nazionale poco raccontata è quella di Fanpage.it, il sito più cliccato d'Italia: Raffaella R. Ferré ci aiuta a mappare l'insolito panorama giornalistico napoletano.

Una notizia che ha spaccato l’opinione pubblica è stata quella della decisione di censire e rimuovere i tanti altarini abusivi e murales dei quartieri popolari che celebrano i giovani uccisi in scontri a fuoco con la polizia o con la camorra. Questa criminalizzazione indiscriminata di una forma di espressione del sentimento e del risentimento popolare è al centro dell’articolo di Alessandra Coppola.

Una manifestazione gioiosa e immancabile di napoletanità è quella del tifo calcistico evocata con passione e un pizzico di nostalgia da Gianni Montieri in Voci azzurre.

Piero Sorrentino invece ci porta in quello che è stato il cuore industriale della città, i quartieri di Bagnoli e San Giovanni a Teduccio, che oggi vivono in un limbo tra speranze e frustrazione per il lento processo di riqualifica.

The Passegger e l'editoria napoletana vecchia e nuova

La parte sull'editoria napoletana curata da Raffaella Ferré fornisce un esaustivo  spaccato dei giornali ‘storici' di Napoli, il Roma e Il Mattino, insieme a quelli che coi loro dorsi locali (Repubblica e Corriere ma anche Cronache e La Verità) hanno caratterizzato dagli anni Novanta a oggi una presenza importante e peculiare nella lettura dei fatti e delle tendenze all'ombra del Vesuvio. Infine, Fanpage.it, raccontato dagli albori, ormai un decennio fa, alla nuova fase degli anni Venti, spiegata dal neo direttore Francesco Cancellato.

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