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Tesi di laurea su Maurizio De Giovanni, lo scrittore in aula a sorpresa si fa firmare una copia dalla laureanda

Emozione all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove Maurizio De Giovanni è apparso a sorpresa in aula dove si discuteva una tesi sulle sue opere. Lo scrittore si è fatto firmare anche una copia dalla laureanda.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La ragazza si laurea con una tesi sulle opere di Maurizio De Giovanni. Lo scrittore si presenta a sorpresa in aula e si fa firmare una copia dalla emozionatissima laureanda. Una immagine da romanzo quella andata in scena ieri all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, importante accademia napoletana, che ha lasciato di stucco le centinaia di persone che erano in sala. L'autore di capolavori e serie Tv, come il "Commissario Ricciardi", "I bastardi di Pizzofalcone" e "Mina Settembre", infatti, non era atteso. Quando ha fatto la sua comparsa nel pubblico ha emozionato tutti.

La giovane laureanda si chiama Chiara Guadagno, 23 anni, sannita di Castelvenere, in provincia di Benevento. Si è laureata ieri con lode in Scienze della Formazione primaria all'Università Suor Orsola Benincasa. Chiara, studentessa modello, ha trascorso gli ultimi 5 anni a Napoli, al centro storico, da studente fuori sede e già da quest'anno maestra di scuola primaria presso l'Istituto Scolastico Ricci-Muratori di Ravenna. Il suo sogno è di insegnare nella sua Campania.

Ha presentato una tesi in Letteratura italiana, con la cattedra della professoressa Silvia Zoppi, ed è stata seguita dal docente Silvio Mastrocola. Il suo studio è dedicato ad "Un perché didattico nella scuola primaria attraverso la cultura e le tradizioni partenopee: la narrativa napoletana di Maurizio De Giovanni come strumento educativo". La commissione di laurea, presieduta da Stefania Tondo, all'unanimità le ha assegnato anche la lode.

"I romanzi di De Giovanni come strumento pedagogico"

"Il mio elaborato – spiega Chiara a Fanpage.it – si focalizza sull'opera di Maurizio De Giovanni, analizzando il suo apporto alla quotidianità didattica degli alunni della scuola primaria. Attraverso figure emblematiche come il commissario Ricciardi e Mina Settembre, De Giovanni presenta un ritratto stratificato di Napoli, dove le vicende personali si intrecciano con le dinamiche sociali ed economiche. Le sue narrazioni non si limitano a raccontare storie, ma danno voce a istanze profonde, trasformando l’umanità nelle sue forme più fragili e complesse in protagonisti di un cammino di riscatto e crescita morale. In questo contesto, la letteratura si afferma come uno strumento pedagogico capace di avvicinare i giovani alla comprensione della realtà e a un senso di responsabilità verso sé stessi e la propria comunità. Attraverso le sue opere, De Giovanni invita i lettori a esplorare le sfide dell’esistenza umana, spingendoli a riflettere su temi come la giustizia, la moralità e la ricerca di significato nelle relazioni interpersonali".

Infine, la neo-laureata, conclude: "L’analisi delle opere di De Giovanni rivela un intreccio inscindibile tra identità individuale e collettiva, trasformando le sue storie in veicoli per la costruzione di un’identità culturale condivisa. Le sue opere, con la loro complessità e profondità, offrono ai giovani lettori l’opportunità di confrontarsi con valori fondamentali come giustizia, empatia e resilienza, stimolando in loro una riflessione critica sulle questioni sociali contemporanee. Questi temi non solo arricchiscono la loro esperienza di lettura, ma li incoraggiano a diventare cittadini attivi e consapevoli, capaci di analizzare criticamente il contesto in cui vivono e di contribuire al cambiamento positivo della società".

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