Terzo mandato di De Luca, Fratoianni: “La politica non è traiettoria individuale, noi con Pd e M5S”

Il segretario di Sinistra Italiana conferma la posizione del partito in vista delle regionali. Non solo un problema di nomi, ma di come si è governato: “Dalla sanità al consumo di suolo, è stato un pessimo governo”
A cura di Antonio Musella
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Gli schieramenti in vista delle elezioni regionali della Campania del 2025, dopo che Vincenzo De Luca, con all'approvazione del terzo mandato in consiglio regionale, è sceso già in campagna elettorale. Il Pd, con la segretaria Elly Schlein, ha già detto che il presidente uscente non sarà il candidato del centro sinistra. Fanpage.it ha intervistato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ed insieme ad Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistra, la parte più radicale della coalizione di centro sinistra che dalle elezioni europee in poi sta inanellando risultati elettorali significativi in tutte le regioni che si stanno recando al voto. Giunto a Napoli per la presentazione dei nuovi ingressi nel partito, a cominciare dal consigliere comunale Rosario Andreozzi, Fratoianni si è soffermato sulle elezioni regionali campane dell'anno prossimo confermando la scelta di essere un'alternativa a De Luca ed alle destre, ponendosi come uno dei perni su cui il centro sinistra dovrà trovare un candidato capace di contendere al presidente in carica da quasi 10 anni, la presidenza della Regione Campania.

De Luca sarà in campo per un terzo mandato, la Schlein ha ribadito che il Pd non lo sosterrà, voi come vi ponete in vista delle elezioni regionali della Campania?

Io penso che la riproposizione all'infinito delle cariche monocratiche, quelle ad elezione diretta, quindi i Sindaci ed i presidenti di Regione, sia sbagliata. E' un errore e lo abbiamo sempre detto, tra l'altro abbiamo votato in parlamento contro il terzo mandato per i Sindaci dei Comuni sotto i 15 mila abitanti, quindi figuriamoci per il terzo mandato di De Luca e dei presidenti di Regione. Tra l'altro i presidenti di Regione si sono autonominati "governatori", anche questo indica che qui c'è un problema, lo hanno fatto loro e ci siamo abituati, le persone si sono assuefatte a dire "governatore".

La carica di governatore non esiste nel nostro ordinamento

Certo che non esiste ma il fatto che quella parola sia entrata nel gergo, nel lessico comune, e che sia utilizzata soprattutto da chi interpreta quel ruolo, ci dice molto di quanto quel ruolo accumuli poteri, funzioni, e di quanto per questa ragione vada limitato nel tempo. Noi come Sinistra Italiana, anche nelle precedenti legislature, abbiamo scelto, anche pagandone un prezzo, di stare all'opposizione del governo De Luca. Io credo che oggi la coalizione, il Partito Democratico si è espresso in maniera molto netta, il Movimento 5 Stelle ha una posizione chiara, abbia la responsabilità di indicare una proposta. La politica non è mai una traiettoria individuale, io faccio il segretario di un partito, faccio il parlamentare perché lo ha scelto il partito che lo facessi, è una comunità politica collettiva, io credo che funziona così e credo che dovrebbe sempre funzionare così.

Invece sul merito di 10 anni di governo De Luca cosa ne pensate? Non c'è solo un problema di nomi, ma anche di giudizio sul governo, questo è un tema che il Pd non affronta, voi invece che giudizio date?

Non lo affronta perché ci ha governato insieme, è anche comprensibile. Noi eravamo all'opposizione quindi evidentemente il nostro non è un giudizio positivo, altrimenti avremmo fatto altre scelte, su fronti diversi, dalla sanità al rapporto con il territorio, penso al consumo di suolo, potrei andare avanti, sono tante le questioni che determinano un impianto critico. E sono queste critiche che hanno dato un senso alle nostre scelte, e sono state scelte pagate, perché in certi contesti forse è più facile mettersi tutti insieme. Io credo che questa sia anche una delle ragioni per cui Alleanza Verdi e Sinistra stia continuando a crescere, lo vediamo ad ogni turno elettorale. Abbiamo avuto un successo straordinario alle elezioni europee, lo stesso giorno si votava in Piemonte dove siamo stati la seconda forza della coalizione, pochi lo hanno notato. Ma è successo ancora in Liguria e sono convinto che otterremo grandi risultati anche in Emilia Romagna ed in Umbria, e mi auguro accompagnati dalla vittoria della coalizione di cui facciamo parte. Io credo che noi siamo premiati perché insieme siamo riusciti a fare due cose, la prima è di avere grande radicalità e grande coraggio nelle nostre posizioni, questo ci ha premiato soprattutto nell'elettorato dei giovani e dei giovanissimi. La seconda cosa che siamo riusciti a fare è stata quella di farci carico contemporaneamente di essere non solo parte, ma sempre più perno della coalizione. Ci sentiamo un perno di una coalizione che deve costruire l'alternativa rispetto al pessimo governo delle destre.

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