Terza dose di vaccino, De Luca in diretta: “Ascoltate la Regione Campania, non quello che dice Roma”

È un Vincenzo De Luca scuro in volto e greve quello che oggi pomeriggio si è "presentato" sulle bacheche dei social network col suo settimanale video per fare il punto sulla pandemia Covid-19. Forse innervosito dall'avviso di proroga indagini per l'inchiesta su cooperative e appalti a Salerno che gli è giunto proprio mentre era al Genio Civile di Salerno, il presidente della Regione Campania ha attaccato tutto l'apparato istituzionale che da quasi due anni si occupa della questione Coronavirus in Italia e dei vaccini.
Casus belli, lo scontro col commissario di governo, il generale Francesco Figliuolo, sulle priorità per i vaccini. De Luca voleva vaccinare con la terza dose subito gli insegnanti, ieri Figliuolo l'ha stoppato imponendo la priorità a soggetti fragili e anziani.
E ora il governatore torna all'assalto:
Noi il vaccino lo facciamo contestualmente a persone anziane, immunodepressi e fragili, ma pure al mondo della scuola, forze dell'ordine e personale sanitario. Lo dico perché mi è capitato di sentire di nuovo da parte del commissario di governo per il Covid le fasce di età.
Rivolgo un suggerimento a nostri concittadini, fate uno sforzo per non ascoltare nulla di quello che viene trasmesso da Roma, né autorità sanitarie, né esperti, né meno che mai trasmissioni tv pollaio.Cercate di mantenervi coerenti con quello che dice la Regione Campania a Roma abbiamo l'Aifa, il Comitato superiore della Sanità, il ministero della Sanità, abbiamo niente di meno che il commissario per il Covid, ognuno dice cose diverse. Per l'amor di Dio non ascoltate nessuno, limitatevi a seguire le indicazioni che vengono dalla Regione.
Il presidente della Regione ha poi ricordato che a maggio e giugno la Campania faceva 70mila vaccinazioni al giorno e che oggi a malapena arriva a 20mila. «Dunque c'è spazio per fare le vaccinazioni non per fasce di età, ma per fare tutti, per vaccinare tutti contestualmente, a cominciare, oltre che dagli ospiti delle Rsa dove abbiamo quasi completato la somministrazione della terza dose, dal personale scolastico, dalle forze dell'ordine e dal personale sanitario. Questo è l'appello che io faccio: rispondete alle convocazioni, ma presentatevi anche spontaneamente, non c'è bisogno neanche delle convocazioni».
Allarme sulla quarta ondata in Campania
La Campania – lo dicono i dati del monitoraggio Iss – peggiora sul fronte dei contagi, che aumentano.
Dice De Luca durante la diretta delle 14.45 di oggi:
Siamo, come del tutto evidente, ormai nella quarta ondata di contagio Covid. Da qui a un mese avremo una situazione più pesante, perché cominceremo ad avere non solo una maggiore diffusione di contagio, ma anche l'emergere di fenomeni legati all'influenza stagionale.
Qui dobbiamo stare attenti, perché se avremo da qui a un mese e mezzo l'esplosione della quarta ondata e l'esplosione dell'influenza noi avremo gli ospedali di nuovo ingolfati.