Terremoto sul Vesuvio, magnitudo 3.1 alle 6 del mattino
Napoli vive tra i vulcani, sopra i vulcani. Ovviamente la sequenza di scosse di terremoto ai Campi Flegrei è quella che preoccupa di più, vista l'attività bradisismica incessante – l'ultimo sciame c'è stato poche ore fa, con una scossa massima 3.9. Ma stavolta a preoccupare ci si mette anche "il grande vecchio", il vulcano visibile, imponente, che sembra un gigante tranquillo ma in realtà – dicono studiosi e strumentazioni – è attivo: il Vesuvio.
Oggi, domenica 28 aprile, poco prima delle 6 del mattino (5.55 ora italiana) scossa di terremoto con epicentro Vesuvio, profondità 0,4 km (dunque superficiale) e magnitudo stimata e rivista in 3.1 scala Richter. Nessun danno a persone o cose.
L'ultimo rapporto mensile di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano afferente all'Ingv, Istituto di geofisica e vulcanologia registra per marzo sul Vesuvio «una sismicità di fondo con 109 terremoti registrati (magnitudo massima 3.0) di cui 94 localizzati, avvenuti prevalentemente in area craterica con profondità fortemente concentrate nel primo chilometro e profondità massima di circa 3 chilometri». Dal punto di vista geochimico Ingv «non evidenzia variazioni significative dei parametri geochimici acquisiti. I dati di monitoraggio indicano il perdurare del trend pluriennale di diminuzione dell'attività idrotermale all'interno dell’area craterica del Vesuvio».