Terremoto ai Campi Flegrei, una nuova scossa di magnitudo 1.8 lunedì 25 settembre
Ancora una scossa, l'ennesima, nella caldera dei Campi Flegrei: il terremoto è stato registrato alle 16.34 di lunedì 25 settembre (ora locale) nella parte alta di Pozzuoli, nel pieno della caldera del supervulcano; altre due sono state registrate pochi minuti dopo e a distanza di sette secondi l'una dall'altra. L'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha comunicato per la prima una magnitudo di 1.8 sulla scala Richter (con margine di errore di 0.3), la profondità stimata è di 2.8 chilometri: per questo motivo, dal momento che la scossa è stata abbastanza superficiale, è stata avvertita in maniera abbastanza rilevante dai cittadini, soprattutto in via Artiaco (l'epicentro) e nella zona della Solfatara. Come spesso accade nei Campi Flegrei, il terremoto è stato accompagnato da un boato.
Pochi minuti dopo è stata registrata una seconda scossa, alle 16.58 e 11 secondi ora locale, con profondità stimata a 3.5 km ed epicentro in mare tra Bagnoli e Pozzuoli, con magnitudo di 1.4; subito dopo, a distanza di sette secondi, la terza scossa: magnitudo 1.3, profondità 0.9 km, nella stessa area.
Sulla crisi del bradisismo in atto nei Campi Flegrei, nelle scorse ore, è intervenuto anche Fabrizio Curcio, Capo della Protezione Civile:
La zona dei Campi Flegrei è a rischio giallo e quindi è alto il sistema di monitoraggio, che effettuiamo insieme al centro di vulcanologia. Al momento non ci sono crisi imminenti, ci sono delle attività di sciami sismici a livello superficiale, che quindi vengono percepite in maniera distinta dagli abitanti
(aggiornato alle 17.40 del 25 settembre 2023)