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Campi Flegrei

Terremoto Napoli e Campi Flegrei, scuole chiuse ed evacuate dopo le scosse. Vertice in prefettura

Chiuso l’alberghiero “Rossini” di Fuorigrotta, il “Madonna Assunta” a Bagnoli, e altre 6 scuole di Pozzuoli. Oggi chiuso anche il parco archeologico dei Campi Flegrei.
A cura di Redazione Napoli
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La sequenza di scosse di terremoto ha impaurito molti genitori nell'area flegrea: tra Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta – ovvero quartieri del Comune di Napoli ma anche l'area di Pozzuoli, Quarto e Bacoli, la preoccupazione ha fatto sì che subito dopo la sequenza delle 8.11 , culminata con una scossa di magnitudo 3.1, papà e mamme siano corsi ai cancelli degli istituti scolastici per riprendere i figli e riportarli a casa.

Al "Rossini" di Fuorigrotta è stata decisa l'evacuazione, mentre in altre i bambini sono stati via via prelevati alla spicciolata dai genitori. Analoga situazione all'istituto "Madonna Assunta" di Bagnoli, dove la scossa è stata percepita distintamente. Il personale docente ha atteso in alcuni casi che le classi si svuotassero, in altri ha gestito la situazione facendo in modo che non si ingenerasse del panico.

 Chiuso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei per verifiche

La prefettura in mattinata ha tracciato un bilancio: «Il dirigente scolastico dell'istituto alberghiero "Rossini", a Bagnoli ha disposto, per la giornata odierna, la sospensione delle lezioni, così come altri 6 dirigenti scolastici di istituti di Pozzuoli. In via precauzionale è stata disposta la chiusura dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei in attesa delle verifiche di rito».

Scrive il Comune di Napoli, in una nota diramata in mattinata, che in una serie di istituti le attività sono poi riprese:

A seguito delle scosse di terremoto registrate in mattinata nell’area flegrea, sono state attivate le procedure previste per la verifica delle strutture scolastiche. In tutte le scuole del territorio di Napoli interessato dal fenomeno, gli alunni e il personale sono stati temporaneamente evacuati per consentire la verifica di eventuali danni.

Sul posto si sono recati la Protezione civile comunale e la Polizia locale, tenendo costantemente informato il sindaco Gaetano Manfredi.  Completati gli accertamenti ed esclusi pericoli per l’incolumità delle persone, è stata decisa la ripresa delle attività.

La scia sismica è iniziata alle 8.03 di oggi, mercoledì 5 febbraio 2025, come segnalato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'evento di energia maggiore è stato di magnitudo 3.1. In una nota il Dipartimento di Protezione civile scrive che «all'evento la Sala Situazione Italia dello stesso Dipartimento "si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile». La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche al momento non sono stati segnalati danni. Michele Di Bari, il prefetto della città di Napoli, ha convocato ad horas il Centro Coordinamento dei Soccorsi (Ccs) che si coordina coi centri comunali (Coc).

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