Terremoto Ischia, falsi documenti per ricevere i sussidi per le case danneggiate: nove denunciati
Hanno speculato su una tragedia, quella del terremoto che ha colpito l'isola di Ischia (in particolare Casamicciola) il 21 agosto del 2017 – una scossa di magnitudo 4 della scala Richter – e che ha causato la morte di due donne, Carmela Balestrieri, 59 anni e Marilena Romanini, 65 anni. Nove persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Napoli perché hanno percepito illecitamente i sussidi destinati alle persone colpita del sisma di Ischia: gli indagati hanno presentato documenti falsi per ottenere i sussidi. Il I Gruppo delle Fiamme Gialle partenopee ha eseguito, su richiesta del gip e della Procura di Napoli, anche un decreto di sequestro di beni per un valore complessivo di 220mila euro, somma che i nove soggetti hanno ricevuto indebitamente.
Come accertato dai finanzieri durante le indagini – condotte dai militari della tenenza di Ischia – i nove soggetti denunciati avevano fatto richiesta per il sussidio economico cosiddetto "contributo di autonoma sistemazione" previsto dal Governo per gli abitanti dei comuni ischitani di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio che avessero subito danni alle loro abitazioni, a tal punto da essere considerate inagibili, in seguito al terremoto. In sede di indagine – condotte mediante acquisizioni documentali, l’audizione di persone informate sui fatti e l’analisi di documentazione inerente ai consumi idrici ed elettrici delle abitazioni – i finanzieri hanno accertato come le nove persone denunciate abbiano ricevuto, continuativamente e senza averne i requisiti, dopo aver presentato false attestazioni, i sussidi economici dal 2017 al 2021: per loro, i reati ipotizzati sono quelli di truffa ai danni dello Stato, falsità ideologica e indebita percezione di erogazioni pubbliche.