Terremoto di magnitudo 3.2 nel Salernitano, al confine tra Campania e Basilicata
Un terremoto di magnitudo 3.2 Richter si è verificato poco prima di oggi nel Salernitano; l'epicentro è stato individuato a 7 chilometri da San Gregorio Magno, al confine con la Basilicata, ad una profondità di 6 chilometri. Non risultano al momento danni a cose o persone. L'evento è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma, che indica come orario le 19:50. In zona nei giorni scorsi c'erano state altre scosse: il 16 marzo di magnitudo 1.5 a Colliano (Salerno), il 25 febbraio di 1.1 a Castelgrande (Potenza) e il 18 febbraio di 1.5 a Valva (Salerno); anche nei casi precedenti non erano stati fortunatamente registrati danni.
Era stata invece avvertita in gran parte dell'Italia la scossa di ieri alle 14:47, avvenuta con epicentro nell'Adriatico centrale: la magnitudo registrata, 5.2 Richter, ha fatto sì che il terremoto, distintamente avvertito nella zona del Gargano e a Foggia, venisse sentito anche in Campania; segnalazioni erano arrivate da Salerno, ma anche da Napoli e Caserta. Nello stesso punto si sono originate diverse altre scosse, sia nella giornata di ieri (le più forti alle 15:00 e alle 15:13, di magnitudo 4.1, e alle 15:21, di magnitudo 4), sia in quella di oggi; l'ultima, di magnitudo 3.8, è stata registrata nella stessa area alle ore 19:43.
La Protezione Civile della Campania aveva attivato un monitoraggio del territorio in seguito alla scossa delle 14:47 e a quella di poco successiva. Molti cittadini, preoccupati, avevano lanciato l'allarme contattando le caserme dei Vigili del Fuoco e la sala operativa della Protezione Civile. Nonostante la preoccupazione, non sono emersi danni.