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Terremoto Campi Flegrei, il sindaco di Pozzuoli: “Capisco la paura, i cittadini ascoltino istituzioni e non i social”

Intervistato da Fanpage.it, il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha parlato della scossa di terremoto che ha attraversato i Campi Flegrei questa notte, di magnitudo 4.2: la più intensa negli ultimi 40 anni.
Intervista a Gigi Manzoni
Sindaco di Pozzuoli
A cura di Valerio Papadia
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"Siamo al lavoro da questa notte. Abbiamo messo in campo tutte le verifiche necessarie per controllare gli edifici pubblici; al momento, per fortuna, non si segnalano danni". Così il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni, intervistato da Fanpage.it, parla della scossa di terremoto di magnitudo 4.2 – la più forte degli ultimi 40 anni – che questa notte, alle 3.35, ha fatto sobbalzare i Campi Flegrei: da Pozzuoli fino ai quartieri collinari di Napoli, migliaia di persone sono state svegliate dal terremoto.

In via precauzionale, questa mattina il sindaco Manzoni ha disposto la chiusura delle scuole della città. "Ci tengo a precisare – racconta il primo cittadino puteolano a Fanpage.it – che si tratta di un atto precauzionale. Da padre di famiglia, ho preferito che si facessero ulteriori verifiche sugli istituti scolastici di Pozzuoli. Edifici che erano già stati controllati in agosto e che non avevano presentato nessuna criticità. I tecnici comunali sono al lavoro anche per controllare gli altri edifici e, al momento, non sono stati riportati danni".

"Continueremo ad approfondire il fenomeno anche nei prossimi giorni – ha ribadito il sindaco Manzoni – con incontri ad hoc con il Ministero e la Protezione Civile. Domani c'è un incontro in Regione Campania per avviare una microzonazione di livello 3". Si tratta del livello di monitoraggio sismico più approfondito, che consente appunto di giungere a una microzonazione molto precisa del territorio.

Il sindaco di Pozzuoli ha infine voluto anche un messaggio alla cittadinanza. "I puteolani sono in ansia, la paura è comprensibile. Mi sento di dire ai cittadini, però, di restare uniti e di affidarsi soltanto ai canali istituzionali: l'Osservatorio Vesuviano, la Protezione Civile e il sindaco. Dare meno ascolto ai social, anche magari a chi avrebbe le competenze per parlare, ma si discosta dai canali ufficiali".

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