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Terremoto a Napoli, scossa sul Vesuvio di magnitudo 2.6 alle ore 5,46

Scossa di terremoto sul Vesuvio questa notte, alle ore 5,46, di magnitudo 2.6 e profondità un chilometro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scossa di terremoto sul Vesuvio questa notte, alle ore 5,46, di magnitudo 2.6 e profondità un chilometro, registrata dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Un'altra scossa di terremoto della stessa magnitudo 2.6 si era registrata il 19 gennaio scorso, sempre sul Vesuvio, con epicentro a circa 200 metri. A Fanpage.it Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv) aveva spiegato che "al Vesuvio, al momento, non è in corso alcuna attività generata da una dinamica vulcanica. Si osserva invece una pluriennale subsidenza dell'area craterica cui è associata un sismicità superficiale che si sviluppa nella zona in cui è stato registrato l'evento di magnitudo 2.6″.

I motivi delle scosse superficiali sul Vesuvio

Questo tipo di scosse molto superficiali – quella di questa mattina sarebbe avvenuta ad una profondità attualmente stimata di circa 900 metri – secondo l'Ingv, sarebbero legate, quindi, all'abbassamento del cratere (la subsidenza) e non ad una ripresa dell'attività vulcanica. "Il cratere – ha confermato Bianco a Fanpage.it – sta scendendo di circa 6 millimetri all'anno, dopo l'ultima eruzione, avvenuta il 17 marzo 1944". Non è una novità, quindi, come documentato anche nei bollettini dell'Osservatorio Vesuviano. Avendo un epicentro vicino alla superficie terrestre, però, queste scosse sono anche maggiormente avvertite dalla popolazione, considerato che l'area alle pendici del Vesuvio è densamente abitata.

Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, la caldera più antica, e dal Vesuvio vero e proprio, con il caratteristico cono, nato all'interno della caldera, dopo l’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Dal 1944, dopo l'ultima eruzione, il vulcano è entrato in fase di quiescenza. Ad oggi si registra attività fumarolica e bassa sismicità. Il vulcano è costantemente monitorato dall'Osservatorio Vesuviano, grazie a 14 stazioni della rete GNSS permanente e ad altre 4 nuove stazioni realizzate dopo il 2023, oltre ad altri sensori.

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