Terremoto a Napoli, i primi evacuati a Bagnoli: “Dormiamo in Comune ma serve una soluzione”

A seguito dei controlli a Bagnoli arrivano i primi sgomberi. Le famiglie sono state accolte all’interno della Municipalità, tra loro anche anziani e bambini.
A cura di Luca Leva
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Il palazzo sgomberato in via Morandi, a Bagnoli
Il palazzo sgomberato in via Morandi, a Bagnoli

Vanno avanti le verifiche sui fabbricati nell'area di Bagnoli da parte dei tecnici e, nella serata di ieri, sono scattati i primi sgomberi. A via Rodolfo Morandi un'intera palazzina è stata dichiarata inagibile a causa del crollo di un solaio al quarto piano che ieri avevamo documentato incontrando la proprietaria di casa. Diverse decine sono le persone che questa notte sono state accolte nei locali della Municipalità di Bagnoli all'interno dei quali sono state organizzate delle camerate ed è stato garantito un pasto.

Sono nove i nuclei familiari all'interno della palazzina e tra loro c'è anche un neonato di un mese. "Mio figlio appena nato ha contratto una bronchiolite – racconta la madre – siamo appena usciti dall'ospedale e questa situazione non ci voleva, Tra l'altro io lavoravo da casa fornendo un servizio di doposcuola ed ora sono rimasta anche senza lavoro".

"Siamo stati accolti bene – racconta un'altra donna – ma è chiaro che non possiamo restare qui a lungo. Oggi ci hanno detto che stanno cercando una sistemazione diversa, forse in albergo o in altre case. Purtroppo il nostro palazzo è stato dichiarato inagibile a causa del crollo di un solaio al quarto piano e finché non verrà messo in sicurezza non è possibile rientrare"

Questa mattina proprietari ed inquilini sono stati accompagnati dai vigili del fuoco all'interno degli appartamenti per recuperare vestiti ed altri beni essenziali. "Purtroppo una volta applicati i sigilli non possiamo più rientrare autonomamente – racconta il proprietario dell'appartamento nel quale c'è stato il cedimento – però ci hanno detto che se abbiamo ulteriori necessità possiamo contattare i vigili del fuoco per essere accompagnati e rientrare in sicurezza. È molto dura – prosegue – non mi vergogno di dire che stamattina sono crollato ed ho pianto pensando a tutte le mie cose in casa. Io sono un pittore ed ho un sacco di quadri e sculture, oltre a tutte le cose che in cinquant'anni si possono accumulare in una abitazione. Crollerà tutto? Perderò tutto? Mi sembra tutto così incerto, è molto dura".

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