Terremoto a Napoli, altre 30 scosse ai Campi Flegrei dopo quella di 3.8 di ieri
I sismografi dell'Osservatorio Vesuviano hanno registrato altre trenta scosse di terremoto tra la serata di ieri e la notte appena trascorsa, tutte localizzate nella zona dei Campi Flegrei e inquadrabili nello sciame sismico in atto da ieri sulla zona, al confine tra Napoli e Pozzuoli. Ieri l'evento di magnitudo più alta (3.8 scala Richter, con un margine di errore di 0.3, a una profondità stimata di 2.5 km) è stato nettamente avvertito non solo nell'area flegrea ma in gran parte di Napoli.
Terremoto Napoli, trenta scosse dopo quella di magnitudo 3.8
La prima scossa di oggi è stata registrata alle 00.17 (orario UTC 22.17), a una profondità di 2.1 km. Le altre sono avvenute alle 1.04 (a 1 km), alle 1.10 (a 0.5 km) e alle 5.45 (a una profondità stimata di 0.9 km); per questi ultimi eventi la magnitudo non è stata ancora riportata.
Il conteggio aumenta nettamente se si considerano le scosse avvenute anche nella giornata di ieri successivamente a quella avvertita, registrata alle 19.45: complessivamente gli eventi sismici riportati dall'Osservatorio Vesuviano sono trenta, tutti superficiali, localizzati a profondità tra i 600 metri e i 2.8 chilometri. Qulla con magnitudo più alta è stata registrata alle 20.13 (profondità stimata 1.3 km, magnitudo 0.7).
Scossa di magnitudo 3.8, "Più sentita perché superficiale"
La scossa delle 19.45 di ieri è stata "più sentita perché superficiale". Lo ha spiegato a Fanpage.it Francesca Bianco, direttrice del Dipartimento nazionale Vulcani dell'INgv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Dopo quel terremoto, ha proseguito, ci sono stati "circa 18 micro-eventi di magnitudo minore di uno" e "non è per niente inusuale che in questo caso ci sia stata una avvertibilità diffusa". Al momento, ha concluso Bianco, i dati monitorati "non mostrano anomalie evidenti", ma si dovrà "vedere come evolve il fenomeno".