Terremoto 3.1 ai Campi Flegrei: lo sciame sismico non è finito, oltre 600 scosse. Protezione Civile: “No allerta arancione”
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Terremoti dalla notte – alle 3 del mattino ce n'è stato uno di magnitudo 3.1, ben avvertito – e fino alle 6 del mattino, scosse accompagnate da boati, al solito, e molta gente che ha deciso di non restare a dormire in casa. Lo sciame sismico più lungo che la storia moderna dei Campi Flegrei ricordi non accenna a terminare ed entra nel suo quinto giorno. Dura dal 15 febbraio e finora siamo arrivati a quasi 650 terremoti, il numero è destinato ad aumentare.
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Ieri il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano è stato a Pozzuoli per parlare con la cittadinanza e con le istituzioni locali. E ha detto chiaramente che per ora non ci sarà un innalzamento del livello d'allerta della caldera vulcanica flegrea, al momento fissato al livello giallo: «Passare all'arancione è nelle prerogative della Commissione Grandi rischi, ma penso che in questo momento non ci sia nessun tipo di indicazione o indice che possa far passare all'arancione».
Nella caldera c'è stato in una settimana un sollevamento del suolo di circa un centimetro, verificatosi nei due giorni successivi al 15 febbraio, quando è iniziato lo sciame sismico, dice il bollettino settimanale sui Campi Flegrei pubblicato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nei due giorni successivi all'inizio dello sciame ci sono state anche 355 scosse, due delle quali di 3.9 di magnitudo, intensità più alta mai raggiunta nell'ultimo anno all'indomani della scossa 4.4 del maggio del 2024 registrata sempre ai Campi Flegrei.