Terremoti fra Napoli e Pozzuoli nella notte il 30 marzo 2022: lo sciame sismico conta 14 scosse lievi
Nuovi terremoti nella notte in zona Flegrea, tra Napoli Ovest e il circondario puteolano: dopo la scossa magnitudo 3.6 scala Richter delle ore 19 del 29 marzo, altri eventi tellurici sono stati segnalati dal sismografo della cosiddetta "Terra del fuoco". Tutte scosse fortunatamente molto lievi di magnitudo – il massimo registrato è stato 1.1, poco prima delle ore 2 del mattino – ma anche piuttosto superficiali, dunque avvertite distintamente nell'area epicentro, ovvero quella della Solfatara (via Pisciarelli in primis) e tutt'intorno: Astroni, parte di Bagnoli, parte del comune di Quarto e fin giù Pozzuoli.
Del tutto diversa quella di ieri che si attesta come la scossa più forte registrata dal 4 ottobre 1983, quando l'area fu colpita da un sisma di magnitudo pari a 4 scala Richter.
Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, già ieri invitava alla calma con un post su Facebook:
È uscito il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano dal quale non risultano variazioni significative rispetto alla situazione delle settimane precedenti.
Ma il livello di calma dei residenti nella zona di via Pisciarelli è pari a zero: «Ormai non dormiamo più – spiega uno di loro. A parte la fortissima puzza di zolfo dei giorni scorsi, circostanza che di solito associamo sempre a qualche imminente evento sismico, questi terremoti chiaramente che effettivamente qualcosa sta cambiando ancora e non certo in meglio».
I due tavoli tecnici sul bradisismo
La scorsa settimana, nella sede della Protezione Civile della Regione Campania, si è svolta una prima riunione tecnico-operativa sull'attività sismica e sul bradisismo dei Campi Flegrei ed è stato deciso di istituire due tavoli tecnici: uno per controllare e vigilare sulle sollecitazioni dei terremoti sugli edifici del territorio e l'altro per il monitoraggio ambientale e sull'impatto dei gas vulcanici nell'atmosfera.