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Terremoti Campi Flegrei, “la Torre ex Sofer di Pozzuoli rischia di crollare”. Sarà abbattuta con esplosivi

Il sindaco di Pozzuoli Manzoni: “La torre sarà abbattuta”. Controlli dell’Acer sulle case popolari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Cittadini spaventati a Pozzuoli per le condizioni della torre ex Sofer. In disuso ormai da anni, negli scorsi giorni ci sarebbero state segnalazioni di distacchi di calcinacci. Gli abitanti sono preoccupati che la torre, sotto le continue sollecitazioni del terremoti legati al bradisismo, possa crollare. Ma il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha rassicurato tutti: "Sarà abbattuta".

La torre è un alto serbatoio industriale inutilizzato da anni. Negli scorsi giorni, gli abitanti dei palazzi vicini alla torre inutilizzata, che si trova nella zona di Arco Felice, hanno filmato la caduta di calcinacci e la formazione della ruggine nella parte metallica della torre. La struttura, peraltro, si trova poco distante dalla linea ferroviaria della Cumana. E l'Eav, la società partecipata regionale dei Trasporti, ha chiesto al Comune di Pozzuoli di abbatterla. Le procedure, però, si sono arenate.

Il sindaco di Pozzuoli ha spiegato che c'è un procedimento in atto tra le società Eav e Waterfront Spa, finalizzato all'abbattimento della torre come disposto dall'ultima sentenza del Tribunale di Napoli, nel quale il Comune di Pozzuoli non è coinvolto. Tutto ciò mentre la struttura è monitorata da remoto attraverso sensori digitali a cura dell'Eav. La torre sarà abbattuta con gli esplosivi, nella massima sicurezza. Nel giorno stabilito l'area sarà provvisoriamente sgomberata.

I controlli sulle case popolari

Sono già iniziati, intanto, i controlli sulla vulnerabilità degli edifici in area flegrea. A condurli è l'Acer, l'Agenzia campana per l'edilizia residenziale, guidata da David Lebro, che ha attivato un programma straordinario di verifiche sulla stabilità sismica degli edifici di edilizia residenziale pubblica di proprietà "per sorvegliare sulla sicurezza degli inquilini che li abitano e garantire la loro tranquillità".

L'indagine punta a individuare le eventuali vulnerabilità sismiche di ben 430 edifici (tutti di proprietà Acer) presenti nella Zona Rossa che abbraccia i comuni di Pozzuoli, Bagnoli, Fuorigrotta, Agnano, Bacoli, Monte di Procida, Soccavo e Pianura.

Nel primo giorno di sopralluoghi stati controllati 3 fabbricati per un totale di 24 alloggi. "Sui siti monitorati – ha affermato il presidente di Acer David Lebro – non sono state rilevate particolari problematiche riconducibili agli eventi sismici delle ultime ore. E questo è un dato che riteniamo particolarmente confortante. Il nostro impegno per garantire sicurezza e tranquillità agli inquilini proseguirà nelle prossime giornate, allargandosi fino a toccare gli edifici presenti in tutta la città di Napoli".

L'obiettivo è costruire una mappatura "quanto più completa possibile sullo stato di salute dei fabbricati di proprietà Acer, per attestare con certezza il grado di rischio sismico e predisporre, dove necessario, eventuali interventi di manutenzione straordinaria". Vista l'importanza numerica dei controlli in programma, "si è chiesta una collaborazione degli Ordini professionali delle cinque province campane e del Dipartimento di Ingegneria della Federico II".

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