Terremoti ai Campi Flegrei, notte agitata, concluso lo sciame sismico: 10 scosse
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È stato un San Valentino agitato per i Campi Flegrei: a partire dalle ore 23.20 di venerdì sera 14 febbraio l'area è stata interessata dall'ennesimo sciame di natura bradisismica che si è concluso solo in piena notte, come comunicato dall'Osservatorio Vesuviano ai comuni della zona della caldera. L'Osservatorio, che afferisce all'Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha comunicato la conclusione dello sciame sismico iniziato alle ore 23.23 di ieri e costituito in via preliminare da 10 terremoti. La scossa più forte, di magnitudo 2.3, è stata registrata alle 23.29 con epicentro nel golfo di Pozzuoli.
Stato di comprensibile agitazione per i residenti che vedono negli ultimi giorni una intensificazione dei terremoti. «In particolare sono i boati che terrorizzano» spiega una delle residenti nella zona della Solfatara, lì dove gli eventi tellurici, anche di lieve entità, vengono avvertiti molto chiaramente.
Il nuovo studio sui Campi Flegrei
L'aumento di sismicità evidenziato negli ultimi anni nell'area del supervulcano dei Campi Flegrei presenta una caratteristica peculiare: lo dice un nuovo studio che si è concentrato sui terremoti registrati tra il 2021 e il 2024. Cosa hanno fatto i ricercatori? Presto detto: hanno identificato una serie di sequenze sismiche vulcano-tettoniche estremamente rapide, con un brevissimo intervallo di tempo tra un evento e l'altro. Si tratta di cosiddetti “sciami simili a esplosioni” (Burst-like swarms), così veloci da non essere facilmente rilevabili. Simili fenomeni erano stati riscontrati anche nelle caldere di altre aree vulcaniche e, secondo gli autori dello studio, potrebbero essere un segnale di possibili eruzioni freatiche. L'attività freatica è legata alle interazioni tra l'acqua e il materiale vulcanico caldo, come il magma, che possono dar vita a eruzioni caratterizzate dall'espulsione di rocce, vapori e acqua. Non sempre è coinvolto il magma. È doveroso sottolineare che al momento si tratta solo di un'ipotesi e non ci sono prove di queste potenziali eruzioni freatiche, ma le sequenze di sciami burst-like sono chiaramente un segnale da monitorare.