Terra dei Fuochi, l’allarme del neo-commissario Vadalà: “Clan interessati alle bonifiche”

"I clan sono interessati alle bonifiche". A lanciare l'allarme è il neo-commissario della Terra dei Fuochi, Generale di Brigata Giuseppe Vadalà, già commissario nazionale per l'emergenza discariche, nominato dal Governo Meloni. "La criminalità – ha spiegato Vadalà, ieri a Napoli per la presentazione del Rapporto Ecomafie di Legambiente – è interessata al prima e al dopo. Poi, dove ci sono bonifiche o messe in sicurezza c'è il movimento terra e sappiamo che questa è un'attività cosi' semplice che la criminalità se ne è interessata, per non dire impossessata, in alcuni territori".
Terra dei Fuochi, l'allarme del neo-commissario Vadalà
Il tema è quello delle bonifiche dei suoli nella cosiddetta Terra dei Fuochi, il triangolo tra le province di Napoli e Caserta, martoriato dai roghi tossici di rifiuti. Il problema è quello del rischio delle infiltrazioni mafiose nelle attività di bonifica e di riqualificazione. "Abbiamo realizzato i dovuti schermi insieme alla Prefettura – spiega Vadalà – non solo la ‘white list', ma anche un protocollo di legalità con il ministero dell'Interno, per far sì che tutto sia assolutamente controllato e che, chi e' stato messo fuori, non rientri con i subfornitori e subappalti. Questa è la cosa più importante da sorvegliare. Noi – ha aggiunto – da otto anni lavoriamo in ogni territorio si è costruita una squadra fra Stato, Regioni, Comuni, realtà del territorio e cittadini per poter far bene. I risultati si raggiungono solo se si fa squadra, altrimenti abbiamo molte più difficoltà".
La Corte Europea dei diritti dell'uomo ha imposto all'Italia 2 anni per completare le bonifiche in Terra dei Fuochi. "Per recuperare e per fare le bonifiche ci vuole più tempo, prima facciamo e meglio è. L'importante è andare in una direzione, intraprenderla e non mollarla, fare in modo che il processo sia irreversibile".
"Quanti fondi per le bonifiche? Serviranno centinaia di milioni"
Ma quanti soldi serviranno per riqualificare e far rinascere la Campania Felix, oggi Terra dei Fuochi? "Centinaia di milioni – risponde secco Vadalà – Stiamo lavorando per fare uno screening e uno schema delle discariche da bonificare, poi potremo quantificare le risorse necessarie. Vediamo com'è la situazione. Vediamo quello che si fa o si può fare e poi vediamo quanto ci vuole in termini di fondi. Sicuramente per un territorio così vasto la somma da mettere a disposizione è importante, anche perché non dimentichiamo che non ci sono solo le discariche, ma purtroppo c'è tutta l'aria a cavallo delle due province tra Napoli e Caserta dove, purtroppo, continua in parte lo sversamento di rifiuti. Anche questo non va bene e si deve bloccare".
Bonavitacola: "Fondi per bonifiche mai partiti"
Non manca qualche polemica. Ad accendere le polveri ci pensa il vicepresidente della Campania, Fulvio Bonavitacola, con delega all'emergenza rifiuti. "Non arriverà proprio niente – dice tranchant – Il decreto è una truffa e noi apriremo una polemica frontale perché, a cinque anni dalla individuazione da parte del Parlamento nazionale della zona del Giuglianese come sito di interesse nazionale, e che quindi trasferiva alle competenze del Ministero dell'Ambiente gli interventi di bonifica, non è successo niente. È stato strombazzato questo decreto Terra dei Fuochi e del Commissariamento. Non c'è un euro, solo un atto di cafonaggine istituzionale perché si prevede sic et sempliciter di togliere autoritativamente risorse alla Regione e trasferirle all'attività del Commissario. Nessuna questione personale col Commissario, naturalmente. È un problema di reale collaborazione istituzionale. La lealtà è reciproca, non può essere unilaterale". E sui tempi dell'arrivo dei fondi spiega: "Non è che non arriveranno, non sono proprio partiti".
"A Giugliano perimetrazione partita"
Sul tavolo, infatti, proprio il territorio di Giugliano in Campania, popoloso comune a nord di Napoli, è tra i più martoriati. "Sull'area vasta di Giugliano – spiega – dalle ultime notizie che, ovviamente, sono fondate è che si sta concludendo la perimetrazione. Durerà parecchio e i tempi sono importanti. L'area vasta di Giugliano, tra le bonifiche da effettuare, è una delle più importanti. Ma la cosa più importante è far iniziare, quindi avere i fondi per poter iniziare a fare le bonifiche. Intanto sull'area vasta di Giugliano in primis, poi nelle altre. Anche se non tutta l'area sarà completamente perimetrata, diciamo che ci sono delle parti su cui possiamo iniziare. Il decreto del Governo del 14 marzo intende far questo: offrire al Governo, da parte del Commissario un punto di situazione di quello che c'è, di quello che si può fare delle attività, dei fondi necessari sugli aspetti ambientali, epidemiologici, agroalimentari. Per far questo, inutile dirlo, serve l'unione totale fra lo Stato, Regione, gli enti per poter arrivare al risultato quanto più facilmente".